MESSINA, 29 OTT – I giudici della seconda sezione penale di Messina, presidente Carmelo Blatti, hanno condannato a un anno e due mesi un uomo di 55 anni residente in provincia di Messina per stalking. La pena è stata sospesa a condizione che l’imputato partecipi a percorsi di recupero.
Messina, pedinamenti e denunce
Avrebbe provocato un profondo stato d’ansia nell’ex moglie, non solo con pedinamenti e messaggi WhatsApp, ma con una guerra a colpi di esposti e carta bollata. L’uomo prima si è rivolto all’Asp di Messina segnalando presunte carenze dei requisiti igienico sanitari nell’abitazione dove la vittima viveva con le figlie. Poi ha chiesto l’accesso agli atti in Comune per verificare la regolarità urbanistica dell’immobile di proprietà dei suoceri.
E ancora, ha sollecitato un accesso al provveditorato degli studi di Messina per verificare alcune dichiarazioni della parte offesa. In primo grado è stato assolto, adesso i giudici di secondo grado lo hanno invece condannato. La moglie assistita dall’avvocato Massimiliano Fabio ha raccontato le sofferenze patite dalla separazione. “Me lo ritrovavo dappertutto, non mi sentivo libera di vivere la mia vita liberamente”, ha detto. La vittima ha dovuto più volte modificare le sue abitudini per cercare di evitare di incontrare l’ex .

