Crisi idrica a Trapani, Carmina (M5s) chiede un intervento di Roma

Crisi idrica a Trapani, Carmina (M5s) chiede un intervento di Roma

La deputata pentastellata: la diga Garcia versa in condizioni gravissime
L'EMERGENZA
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PALERMO – “Le gravissime condizioni in cui versa oggi la diga Garcia è il risultato di anni di inerzia e scelte sbagliate della Regione Siciliana, che oggi mette a rischio l’acqua potabile per centinaia di migliaia di cittadini.” Lo dice Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle, che ha richiesto un incontro urgente al ministro dell’Ambiente, al ministro delle Infrastrutture, al ministro per la Protezione Civile, al Presidente del Consiglio, al Prefetto di Trapani, al presidente della Repubblica e al Commissario nazionale per l’emergenza idrica.

“Le amministrazioni locali hanno lanciato l’allarme da mesi, ma la Regione non ha messo in campo interventi all’altezza della gravità della situazione. Si sta agendo su un solo braccio dell’invaso, ignorando quelli che avrebbero consentito di alimentarlo. È una gestione approssimativa, tardiva e insufficiente” aggiunge. Carmina sottolinea che “gli enti tecnici abbiano certificato che da metà dicembre i prelievi dalla diga dovranno essere sospesi”.

“Questo significa una cosa sola: oltre 300.000 cittadini della provincia di Trapani rischiano di rimanere senza acqua corrente. È una prospettiva che definire drammatica è un eufemismo – dice – Le autobotti predisposte dalla Regione sono una foglia di fico: non possono garantire il fabbisogno idrico di un territorio intero. Non si governa un’emergenza idrica con misure improvvisate. Per questo ho chiesto che il Governo centrale assuma immediatamente la regia della crisi. Il territorio non può essere lasciato solo”.


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