PALERMO – E’ stato arrestato a Palermo un uomo di 34 anni, Ignazio D’Angelo, pregiudicato, con l’accusa di essere l’autore di numerose rapine consumate nei mesi di maggio e giugno ai danni di supermercati ed in particolare di uno, il “Ferdico” di via Tasca Lanza, rapinato in ben 5 circostanze. Le indagini della la sezione investigativa “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile di Palermo sono partite da pochi ma preziosi dati legati a due assalti, uno tentato e l’altro portato a termine nella giornata del 21 giugno 2013, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro.
Intorno alle ore 13:30, il tentativo di rapina in danno del “Carrefour” di via Galileo Galilei ed alle 13:50 in danno del “Pam” di via Rutelli. In entrambi i casi il blitz era stato compiuto da un solo bandito travisato ed abbigliato allo stesso modo: occhiali da sole di colore scuro e casco da motociclista tipo ascot di colore grigio con al centro una striscia longitudinale di colore nero. Identiche anche le aggressive modalità delle rapine, tentate e portate con la minaccia di un taglierino, con il quale si intimava al cassiere la consegna di tutto l’incasso.
Nel primo caso, l’inaspettata e stoica reazione di un dipendente che si frapponeva tra la cassa ed il malvivente, impediva al D’Angelo di portare a termine il raid ma costava alla vittima una larga ferita da coltello al braccio curata poi in ospedale. Nel secondo caso, al “Pam” di via Rutelli, D’Angelo riusciva a fare un bottino di 550,00 euro. Secondo gli inquirenti, era chiaro che il rapinatore si fosse reso responsabile di altre 5 rapine compiute in danno di uno stesso supermercato, l’ex “Pam”, ora “Ferdico” di via Tasca Lanza, effettuate rispettivamente in data 17 maggio, 30 maggio, 14 giugno, 17 giugno e 29 giugno 2013, nonché una effettuata il primo luglio in danno del supermercato Fortè di via Di Rudinì.
I poliziotti, sulla base del “particolare” abbigliamento adottato dal rapinatore e del suo mezzo di fuga, un ciclomotore Kimco, scandagliavano gli ambienti della malavita palermitana. Le indagini sul territorio hanno portato, ieri, una pattuglia della Squadra Mobile ad imbattersi, in corso Tukory, in un motociclista perfettamente corrispondente a quello descritto dai testimoni della rapina, alla guida del Kimco ricercato ed indossante lo stesso particolare casco.
Ne è nato un rocambolesco inseguimento che si è concluso a piazza Indipendenza dove il centauro è stato bloccato, non prima di aver tentato di aggredire un poliziotto con il solito taglierino utilizzato anche nelle rapine. Univoche e convergenti le prove della sua colpevolezza raccolte dalla Polizia di Stato: il riconoscimento innanzitutto fatto da numerosi testimoni delle rapine, il ritrovamento nell’appartamento dell’uomo dell’abbigliamento utilizzato nel corso di quasi tutte le rapine e la corrispondenza visiva constatata dagli stessi poliziotti rispetto alle immagini delle rapine girate dalle telecamere a circuito chiuso dei supermercati. D’Angelo si trova adesso all’Ucciardone.