"Per un passo carrabile 4 mesi" | Il Comune: "Provvederemo" - Live Sicilia

“Per un passo carrabile 4 mesi” | Il Comune: “Provvederemo”

Per rilasciare il duplicato di un passo carrabile non bastano quattro mesi: questo quanto successo a Sebastiano Barone, titolare di "Barone gomme", che in una infuocata lettera al sindaco denuncia: "Siamo da terzo mondo". La replica dell'assessore Di Marco: "Carenza di uomini e mezzi, contatteremo presto l'imprenditore".

L'odissea di un imprenditore
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PALERMO – Essere imprenditori, a Palermo, non è semplice. Specie se, alle mille difficoltà, si aggiungono anche i ritardi della pubblica amministrazione a cui, per esempio, non bastano quattro mesi per rilasciare un duplicato di un passo carrabile regolarmente pagato.

E’ quello che è successo a Sebastiano Barone, titolare di “Barone gomme” di via Pirandello, che in un’infuocata lettera nei giorni scorsi inviata al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco, si dice pronto a sporgere denuncia contro il Comune e pone anche una polemica domanda: “Con questi sistemi da terzo mondo, dove può andare Palermo?”.

“Io fatturo quattro milioni di euro l’anno, ho venti dipendenti – dice Barone – non è possibile tollerare una situazione del genere, perdo mille euro al giorno”. La diatriba riguarda la richiesta, da parte della ditta Barone, del duplicato di alcuni passi carrabili in via Santuario di Cruillas e in via Pirandello, regolarmente registrati da anni ma che, stando alla denuncia presentata alla Polizia, sono stati trafugati. E così Barone nel marzo scorso ha presentato un’istanza al Suap per avere i duplicati, necessari per poter scaricare le merci.

Ad aprile e maggio, con due distinte note, il Suap ha comunicato l’avvio del procedimento specificando, però, due aspetti: il procedimento si sarebbe dovuto concludere entro 60 giorni, altrimenti Barone si sarebbe potuto rivolgere al Tar, e soprattutto che da quando furono rilasciati gli originari passi carrabili è cambiato il codice della strada e pertanto si sarebbe dovuto accertare se fosse ancora possibile rilasciarli. Un’operazione, questa, che richiede un sopralluogo del Comune. Un sopralluogo che, a causa dell’esiguità di vetture e di personale, richiede tempi lunghi: e così, se si vuole risparmiare tempo, si può presentare una perizia giurata. Ovviamente a proprie spese.

Ma Barone non ci sta. “Da cittadino e contribuente attento e che paga regolarmente le tasse preciso – scrive l’imprenditore nella sua lettera – che non intendo affrontare un’ulteriore spesa non dovuta di 500 euro per ottenere ciò che mi spetta di diritto, anche in virtù del silenzio assenso, dopo 60 giorni. E, di giorni, ne sono passati già più di 80. Ho sempre pagato la Tosap (la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, ndr) e desidero che mi vengano rilasciati immediatamente i cartelli, visto che sto già subendo un danno da mille euro al giorno, oltre ai continui scontri con chi giornalmente lascia l’auto davanti al nostro magazzino”. Barone potrebbe rivolgersi al Tar, ma il ricorso al tribunale amministrativo richiederebbe altri mesi di attesa.

L’assessore comunale alle Attività produttive, Marco Di Marco, interpellato da Livesicilia precisa che “quando ci siamo insediati abbiamo trovato nell’ufficio un considerevole arretrato, anche per l’esiguità di uomini e mezzi. C’erano richieste vecchie di anni e inoltre il dirigente è andato recentemente in pensione e l’ufficio è stato affidato ad interim. Ho però disposto che gli uffici prendano immediatamente contatti con il signor Barone per capire se il suo caso è interessato dai cambiamenti al codice della strada oppure no”.


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