PALERMO – Alcuni manifesti scritti a mano, comparsi nei giorni scorsi nei pressi di piazzale Giotto, informavano dell’avvio di un nuovo mercato rionale in occasione delle festività natalizie tra via Galilei e via De Saliba, in opera dalle sei del mattino alle 24 di sera. “Mercato Galileo Galilei, tutto il giorno fino a notte”, si legge sui cartelloni bianchi. Peccato, però, che il Comune non sappia nulla. Nessuna licenza di commercio itinerante infatti, secondo quanto fanno sapere da Palazzo delle Aquile, è stata rilasciata. “Avevamo ricevuto una richiesta di prolungamento del mercato nella zona nei mesi scorsi – fa sapere l’assessore comunale alle Attività Produttive, Marco Di Marco -. Data la pressione su quell’area causata dallo storico mercato rionale, però, non c’erano i presupposti per autorizzarlo. La scelta di divulgare l’informazione in questo modo, poi, mi pare alquanto provocatoria. Chi di dovere si assuma le responsabilità di quest’iniziativa”.
Il mercato dunque, nonostante la propaganda messa in atto, è abusivo. E così le affissioni, munite di date precise (14, 15, 21, 22, 28, 29 dicembre) con l’inizio quindi previsto per la giornata di domani, hanno destato scalpore tra gli abitanti della zona che, stupiti dalla notizia, protestano a gran voce contro la chiusura della strada causata dall’accozzaglia di bancarelle. “Non possono bloccare la carreggiata – dice Francesco, residente di via De Saliba, che ha segnalato la vicenda a Livesicilia -, impedendo l’accesso alle auto. Dobbiamo forse posteggiare a un chilometro da casa per delle bancarelle abusive che, come speso accade, agiscono indisturbate?”.
Ad essere colto di sorpresa anche il comandante dei caschi bianchi, Vincenzo Messina, che dichiara di non essere a conoscenza di alcun provvedimento in merito. “Domani manderò sicuramente una pattuglia nella zona – assicura Messina – in modo da verificare la situazione e intervenire di conseguenza. Bisogna precisare che il disagio sociale è dilagante ma non è l’abusivismo la valvola di sfogo giusta, noi tentiamo di presidiare l‘intero territorio ma è complicato arginare il fenomeno”.