ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – “A distanza di tempo rivivo con terrore quei momenti. Tornare qui è stato duro ma spero almeno che il corpo di mia madre sia ritrovato”. A parlare con la voce rotta dall’emozione è Stefania Vincenzi, 18 anni, la figlia di Maria Luisa Tricarichi, la donna siciliana che risulta ancora dispersa nel naufragio della Costa Concordia.
La giovane è tornata, non senza sofferenza, sull’isola del Giglio, insieme al padre Elio che tenta inutilmente di consolarla. “Mia figlia – spiega – é molto provata: quando ha rivisto la nave è scoppiata a piangere, anche perché ha ripensato a quella tragica notte”. Fu infatti la madre della ragazza, che quella sera festeggiava 50 anni e che era in compagnia di un’amica, Luisa Virzì, il cui cadavere fu ritrovato due settimane dopo, a cedere il posto nella scialuppa alla figlia e al fidanzato che riuscirono così a salvarsi.
Stefania e il padre oggi sono tornati davanti a quella nave “maledetta”, insieme a Kevin Rebello, fratello dell’altro disperso che era un cameriere di bordo, per lanciare un mazzo di fiori davanti al relitto. “Abbiamo potuto quasi toccare la Concordia e ci sono stati regalati due pezzi di quelle cime che salvarono la vita a centinaia di persone” racconta Elio Vincenzi. La speranza è che adesso venga almeno recuperata la salma di Maria Grazia. “Abbiamo avuto un incontro con la Guardia costiera – dice il marito della donna – ed oggi mi sento ancora più fiducioso”.
Anche la figlia Stefania spera, dopo avere annunciato due mesi fa di volere esaudire l’ultimo “desiderio” della madre: la partecipazione alle selezioni di Miss Italia. “Eravamo d’accordo – ha spiegato – che a 18 anni avrei partecipato al concorso e lei mi avrebbe seguito passo passo. Faccio tutto come se lei ci fosse ancora”.