PALERMO – La nuova sessione di lavori all’Assemblea regionale è appena cominciata, ma già si ripresentano i soliti, vecchi problemi. In aula il governo è assente, stavolta anche presidenti e componenti delle commissioni che hanno esaminato i disegni di legge approdati oggi a Sala d’Ercole, e il vicepresidente Antonio Venturino ha deciso quindi di sospendere i lavori nonostante le richieste dei deputati presenti. Che erano veramente pochi.
A seduta iniziata i banchi di Sala d’Ercole erano praticamente vuoti (in aula c’erano quattro o cinque deputati appena), e i deputati presenti così pochi che Venturino ha deciso di sospendere per qualche minuto in attesa che arrivassero almeno i relatori dei disegni di legge. Anche loro, però, non sono mai arrivati. E così, nonostante la richiesta di andare avanti e incardinare i ddl, avanzata dal capogruppo dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, da Vincenzo Vinciullo (Pdl), Francesco Rinaldi (Pd) e da Pippo Gianni (gruppo Misto), il vicepresidente dell’Assemblea ha deciso di rinviare tutto a martedì prossimo. “Una scelta sbagliata – ha commentato Vinciullo – perché abbiamo dimostrato più volte che l’Assemblea può legiferare benissimo anche senza il governo. D’altronde è questo il nostro compito. Il governo pensi ad amministrare”. Ma per Venturino “non è possibile che chi firma un disegno di legge poi non si presenti in aula nemmeno per la relazione. Tutti devono sapere – ha detto il vicepresidente Ars – che questa situazione è inaccettabile”.
“Una vergogna – ha commentato il deputato Pd Mario Alloro – guarda caso, il governo e i due presidenti di commissione erano assenti nel giorno in cui si sarebbero dovuti incardinare due disegni di legge molto controversi, come quello sull’Irsap e come quello che rivede il quorum in prima commissione per l’approvazione delle nomine governative. E a proposito di Prima commissione, sarebbe il caso – ha aggiunto Alloro – che il presidente dell’Ars si renda conto di quello che è successo: la maggioranza dei deputati in commissione si è dimessa. E’ il momento di prendere provvedimenti”.
E’ l’ennesima seduta, nel giro di un anno, che viene rinviata per l’assenza del governo. Eppure dopo la pausa estiva c’erano tutte le migliori intenzioni. Ieri il governatore Crocetta aveva anche incontrato i capigruppo, come raccontato da Venturino, e aveva assicurato di volersi “lasciare alle spalle il passato e dare inizio ad un nuovo corso, all’insegna della collaborazione tra governo e parlamento”. Ma oggi in aula non c’era nessuno, e non solo Crocetta, assente per un incontro a Roma con il premier Enrico Letta, ma tutta la sua squadra di governo. Il primo punto all’ordine del giorno era la discussione del progetto di legge costituzionale per le modifiche allo Statuto in materia di “ripudio della mafia”, poi sarebbe stato il turno del testo che presentava le modifiche alla legge che regolamenta l’Irsap, tra cui proprio il Cda, protagonista di grosse polemiche nelle scorse settimane. Tutto rimandato a martedì prossimo, ma nel frattempo Venturino annuncia: “La questione delle presenze in aula va risolta, martedì convocheremo l’Ufficio di presidenza. Vanno introdotte sanzioni più forti”.