PALERMO – L’ha picchiata e poi l’ha chiusa in una stanza. Non era la prima volta che il marito le alzava le mani, ma è stata l’ultima. Le sue grida, infatti, sono arrivate alle orecchie di chi percorreva via Bara all’Olivella ed è stato lanciato l’allarme ai carabinieri. I militari dell’Arma sono arrivati nell’abitazione della donna, al secondo piano di una vecchia palazzina.
La chiave era ancora appesa all’esterno della porta, per non permetterle di uscire o chiedere aiuto. Quando i carabinieri l’hanno aperta, la donna – un’etiope di circa trent’anni – era in lacrime e sotto choc. Ha raccontato di essere stata chiusa in una stanza dopo l’ennesima lite violenta. Di essere stata picchiata come ormai succedeva da mesi.
I militari stavano per condurla in caserma quando hanno visto entrare dal portone un uomo. Indicato dalla vittima come suo marito, è stato fermato. Ubriaco, ha ribadito di essere stato lui a picchiare la donna.
Un vita da incubo quella della moglie, un tunnel di violenze e sevizie che ha trovato ieri la sua fine, con l’arresto del coniuge. H.T.F, eritreo, è infatti stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia ed è stato rinchiuso all’Ucciardone.