PARTINICO (PALERMO) – E’ stata trovata in via Gerardi, a Partinico, l’auto che potrebbe essere stata utilizzata dai cinque rapinatori entrati in azione ieri, all’alba, nell’abitazione di Nunzio Quatrosi, fingendosi finanzieri. Uno di loro era invece vestito da carabiniere ed esibendo un finto mandato di perquisizione hanno fatto irruzione nella palazzina, abitata dal giornalista, la moglie ed i suoceri, titolari di una gioielleria che si trova al piano terra di via Zito.
La segnalazione della mercedes classe A di colore nero è arrivata ai carabinieri che hanno così ispezionato il mezzo. La macchina era aperta, al suo interno sono stati trovati un cappello di lana ed una pistola giocattolo. Le armi con le quali hanno minacciato la famiglia, al punto da chiudere in una stanza Quatrosi, la moglie ed il suocero e tentare di sequestrare la suocera, potrebbero quindi, essere state finte.
Una messa in scena studiata in ogni dettaglio, quella della banda, che ha suonato al citofono dela famiglia all’alba. I malviventi credevano che dalle abitazioni si potesse accedere direttamente alla gioielleria, ma non è così: il loro piano è andato in fumo.
Si sono dati alla fuga a bordo delle due auto, oltre alla Mercedes, avevano raggiunto la gioielleria con un’Alfa 156, ancora non individuata. Le indagini sono in corso per risalire all’intestatario della macchina abbandonata in via Gerardi. Sono inoltre state rilevate le impronte digitali all’interno della Mercedes, ad effetuare gli esami saranno i Ris di Messina.