PALERMO – Tanto rumore per (quasi) nulla. Per arrivare al reintegro di una delle liste, ma all’esclusione di un candidato. Non ci sarà un voto bulgaro all’Ersu di Palermo: dopo le proteste dei giorni scorsi, che avevano tirato in ballo l’assessore alla Formazione professionale Nelli Scilabra e costretto l’assessorato a prendere posizione, la commissione elettorale dell’Ente regionale per il diritto allo studio ha riammesso alle elezioni di mercoledì 4 dicembre la lista “Run-Vivere Ateneo-UniXcento”, esclusa venerdì per un problema formale. Restano invece fuori la lista “Uniattiva” e la candidatura di Ivan Marchese, schierato dal cartello “Run-Vivere Ateneo-UniXcento” e giudicato incandidabile.
Le polemiche erano scoppiate nel weekend. A sollevare il caso era stata proprio la Run, che aveva gridato allo scandalo perché alle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ersu, l’ente che decide sulle politiche di diritto allo studio dell’ateneo (come ad esempio borse di studio, mense e residenze per universitari), era stata ammessa solo la lista Rum, capeggiata fino a qualche mese fa dall’attuale assessore regionale alla Formazione. In particolare, “Uniattiva” era stata esclusa per aver presentato la documentazione in ritardo e “Run-Vivere Ateneo-UniXcento” per la presenza nelle liste di Marchese e per le dimensioni del simbolo allegato alla candidatura, giudicato troppo piccolo. Stanotte, al termine di una lunga riunione, però, la commissione elettorale ha ammesso l’errore su quest’ultimo punto: “Il criterio dimensionale del contrassegno – si legge nel verbale – non può avere un valore esclusivo ma al più costituire una mera irregolarità sanabile, verificato che nel cd presentato dalla lista è presente, con prova di stampa, un file in formato .doc contenente l’immagine di contrassegno della suddetta lista con le caratteristiche dimensionali stabilite dal decreto rettorale”. Insomma, l’esclusione era sbagliata.
Diversa la valutazione per Marchese. “Per il candidato – scrive la commissione elettorale – risulta come anno di prima immatricolazione l’anno accademico 2006/7” e quindi non può essere candidato: “La legge regionale 20/2002 – osserva la commissione – prevede che ‘sono eleggibili per il Consiglio di Amministrazione dell’Ersu tutti gli studenti che, alla data della presentazione delle liste, risultino regolarmente iscritti e che non si trovino iscritti oltre il secondo anno fuori corso dalla data di prima immatricolazione'”.
Ancora più complessa la situazione di Uniattiva. La commissione, infatti, ha deciso di aprire ugualmente le buste per la candidatura, dando per assodato che il ritardo non fosse imputabile ai presentatori. All’interno, però, mancavano molti documenti: l’accettazione delle candidature, l’autocertificazione sulla carriera universitaria e persino la firma del presentatore della lista. Alle elezioni, dunque, parteciperanno solo Rum e Run: la prima schiererà Angelo Nuzzo, Davide Lo Greco e Alessandra Cianciolo, mentre la seconda potrà contare solo su due nomi, quelli di Simona Perricone e di Giovanni Dennis Lattuca. Ma – dopo le polemiche – le elezioni bulgare non ci saranno.