PALERMO – Sono stati ammessi alla fase finale delle selezioni per gli aspiranti manager delle Aziende sanitarie provinciali, ma molti di loro hanno ricevuto voti pessimi per il loro lavoro svolto alla guida proprio delle Asp. E’ il paradosso della sanità siciliana, raccontato oggi dall’edizione palermitana del quotidiano la Repubblica. L’Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha dato i voti ai manager della sanità, bocciando i nove nominati dal governo Lombardo, molti dei quali ancora sul ponte di comando.
Promossi sulla teoria (una prima selezione è stata fatta sulla base dei curricula) ma bocciati nella pratica, dunque, dallo stesso ‘professore’. Alla guida dell’Agenas, infatti, c’è quello stesso Fulvio Moirano che presiede la commissione d’esame per il concorso dei manager. Sul tavolo dell’assessore Lucia Borsellino ci sono già i risultati delle valutazioni: su 17 esaminati, soltanto in otto hanno ottenuito la sufficienza. Tra i promossi, il voto più alto è andato a Giuseppe Pecoraro, del Policlinico di Messina. Promossi anche Carmelo Pullara (Azienda ospedaliera Civico, di Palermo) e Armando Caruso (ospedali Papardo e Piemonte di Messina). Promossi anche Fabrizio De Nicola (Asp Trapani) e Salvatore Messina (Asp Agrigento).
Bocciati l’ex commissario straordinario del Policlinico di Palermo, Mario La Rocca: per lui il voto più basso, 49 su 100. Ma resta comunque nella rosa dei finalisti del concorso. Stessa situazione per Paolo Cantaro, nominato a gennaio alla guida dell’ospedale Cannizzaro di Catania (57 su 100). Male anche Gaetano Sirna (Asp Catania) e Salvatore Cirignotta (Asp Palermo). Tra i ‘promossi-bocciati’ anche Manlio magistri (Asp Messina) e Nicola Baldari (ex guida dell’Asp di Enna).
