Lo streaming illegale: come si è svolta "Taken Down" - VIDEO - Live Sicilia

Lo streaming illegale e l’indagine: come si è svolta “Taken Down” – VIDEO

L'operazione raccontata dai pm Ardita e Camerano

CATANIA – La rete internazionale, sia finanziaria che informatica, per lo streaming illegale. Il danno alle piattaforme, alla cultura e allo sport. I metodi innovativi di indagine, che creeranno nuove conoscenze tra le forze di polizia e giuridiche europee. Sono i temi al centro della conferenza stampa sul blitz Taken Down, che ha smantellato un’infrastruttura che permetteva la visione illegale di contenuti a pagamento on line.

Nel corso della conferenza stampa, aperta dal procuratore capo di Catania Francesco Curcio, i pubblici ministeri Sebastiano Ardita e Francesco Camerano hanno parlato dei dettagli dell’operazione.

“Taken Down” e lo streaming illegale

“La pubblicità dei canali abusivi avviene attraverso social – racconta Ardita – chi acquista una piattaforma illegale da un soggetto non istituzionale a un prezzo stracciato compie un’attività grave: può ottenere un risparmio e molti pensano sia legittimo farlo per il costo elevato delle pay per view, ma la verità è che compiere quest’azione è una frode alle attività sportive, sociali e culturali che crea un danno enorme”.

“L’indagine Taken Down – dice Camerano – ha visto svolgersi un metodo di indagine innovativo, dato che è stato plurilaterale, con più paesi partecipanti anche fuori dall’ordinamento europeo; ha visto una grande preparazione degli operatori coinvolti; ha visto la collaborazione non solo delle forze di polizia ma anche delle autorità giudiziarie di diversi paesi”.


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