PALERMO – Resta da riempire solo una casella. E a quel punto, la lista del Pd per le Europee sarà pronta. Oggi è arrivato il sì del giurista Fiandaca. Nelle stesse ore, però, si è diffusa la notizia, poi confermata, del “passo indietro” dell’assessore Nelli Scilabra. A sostituirla nella lista sarà potrebbe essere Michela Stancheris, nelle ultime ore in “ballotaggio” con Mariella Lo Bello. “Stiamo riflettendo – ha ammesso Crocetta – si tratta di due nomi credibili”. Ma alla fine, sembra l’abbia spuntata l’attuale assessore bergamasco da poco residente a Palermo. Avrebbe prevalso, rispetto all’ex assessore al Territorio, l’esperienza passata della Stancheris in Europa, e la voglia di inserire comunque un giovane in lista, dopo la rinuncia di Nelli Scilabra.
A questo punto, come detto, resta una casella da riempire. E’ quella lasciata vuota dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Un posto che potrebbe essere riempito da un candidato di Articolo 4. In queste ore, il possibile candidato di Leanza e Sammartino dovrà sciogliere la riserva. Al momento trapela solo una bozza di identikit: si tratta di una donna, che gravita nel mondo dell’imprenditoria.
Intanto, come detto, il giurista Giovanni Fiandaca ha comunicato di avere “sciolto positivamente” la riserva sulla decisione di candidarsi nella lista del Pd per Europee per il collegio delle isole, dopo avere ricevuto le sollecitazioni “del vice ministro dell’interno Filippo Bubbico e dell’onorevole Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd”. Stamattina l’Ansa citando fonti accademiche aveva prospettato come probabile la rinuncia del giurista.
Giovanni Fiandaca, docente di diritto penale all’ateneo di Palermo e direttore del Dipartimento di studi Europei e dell’integrazione internazionale (Dems), è stato negli ultimi mesi al centro di un acceso dibattito dopo il libro “La mafia non ha vinto”, scritto insieme allo storico Salvatore Lupo, in cui venivano sollevate critiche al processo sulla trattativa e alle “star dell’antimafia”.
“Confesso – aggiunge – che non è facile per me lasciare i libri e interrompere il contatto con gli studenti, avendo finora il mio impegno di studioso e di docente rappresentato il baricentro della mia vita; ma vi è un momento in cui è giusto cercare di valorizzare la propria esperienza e le proprie competenze in vista di un servizio, finalizzato al bene comune”. “La Sicilia, in particolare – osserva – vive un momento drammatico dal punto di vista economico e sociale, ma ancor di più sul versante culturale e politico; attualmente sembra che i gruppi dirigenti, politici e imprenditoriali, non riescano a trovare la strada per ideare un progetto di ampio respiro e condiviso, idoneo a rilanciare la nostra regione anche nell’orizzonte europeo. Confido che la mia candidatura, che interpreto ispirata a una prevalente esigenza di coesione all’interno del pd siciliano e nazionale – conclude Fiandaca – possa dare un contributo per aprire una nuova stagione che metta al centro dell’iniziativa politica lo sviluppo della Sicilia nel quadro dell’Europa”.
Intanto, il Movimento Territorio appoggerà Marco Zambuto alle Europee. Nel fine settimana a Barcellona Pozzo di Gotto si è tenuta un’assemblea programmatica organizzata dal coordinatore provinciale di Messina del “Movimento Territorio” Domenico Crinò, che è anche il vice segretario regionale, alla presenza del presidente e del segretario del Movimento, i deputati regionali Giambattista Coltraro e Nello Dipasquale. L’Assemblea ha dibattuto e si è confrontata sull’importanza del ruolo svolto dal movimento e dai suoi rappresentanti sia nella campagna elettorale che ha visto eletto il presidente Crocetta e alla vittoria e al superamento del 5% della lista Megafono. “Territorio” non solo ha contribuito al risultato elettorale ma “contribuisce quotidianamente sostenendo l’azione di governo del presidente Crocetta e non come fanno alcuni soggetti politici che pur di ottenere qualche posizione di potere in più si dimenticano il grande lavoro che si sta facendo rallentando le risposte che quotidianamente cerchiamo di dare alla Sicilia”.
Il segretario regionale del Partito democratico, Fausto Raciti, esulta: “Siamo orgogliosi – dice Raciti a LiveSicilia – , la disponibilità di Fiandaca rappresenta il punto di inizio di una trasformazione della cultura politica del partito: adesso inizia la stagione della nuova antimafia”. Anche se la “nuova antimafia” attira subito le critiche della vecchia. Antonio Ingroia, citato dal Fatto quotidiano, oggi ha commentato: “Il Pd pensa di candidare uno dei principali giustificazionisti della trattativa stato-mafia, il professor Fiandaca, che è anche uno degli ispiratori dell’attuale formulazione del 416 ter praticamente inutile. Aspettiamo ora qualcuno che ci dica che la mafia non esiste, come accadeva fino agli anni 80″.