“Se entro il 17 novembre la S.V. non avrà rilasciato l’alloggiamento temporaneo in albergo entro le ore 10 il Comune sospenderà i pagamenti e sarà chiesto l’intervento della Forza pubblica per il rilascio coattivo delle camere di albergo, anche per i familiari ospitati”.
Questa la nota che il settore “Interventi abitativi” del Comune di Palermo ha inviato alle famiglie di via Pindemonte, rimaste senza casa dopo l’esplosione dello scorso agosto che ha causato la distruzione di due palazzine e la morte di due persone. I locali non sono ancora agibili e il Comune non può più pagare gli alloggi alle famiglie. Per l’episodio è, tral’altro, indagata una persona con l’accusa di omicidio colposo.
Mozione bipartisan all’Ars: Salvino Caputo (Pdl), presidente della commissione parlamentare Attività produttive, e il deputato regionale del Pd, Pino Apprendi, avevano presentato un disegno di legge per chiedere alla Regione di intervenire per contribuire alle spese di ristrutturazione degli appartamenti resi inagibili dall’incendio.
“Si tratta di una decisione irresponsabile – spiega Caputo – ed è opportuno che il sindaco revochi l’ordinanza e che intervenga anche il prefetto di Palermo per evitare che interi nuclei familiari tra pochi giorni vengano messi per strada. Queste famiglie – conclude l’esponente del Pdl – sono in totale stato di indigenza in quanto hanno perduto tutto a seguito dell’incendio e nessuno di loro oggi è in condizioni di potere trovare una soluzione alternativa. Decisioni come queste – conclude Caputo -, prese evidentemente all’insaputa del sindaco, oltre che irresponsabili dimostrano come questa sia diventata una città priva di sentimenti di solidarietà”.