PALERMO – “La manovra bis alla quale sta lavorando il governo mette in discussione i contratti collettivi di tutti gli enti e le società della Regione, oltre che tagliare di oltre il 30% ed in alcuni casi fino al 50% i trasferimenti nei confronti degli stessi con pesanti ricadute sugli stipendi dei lavoratori che verrebbero ridotti proporzionalmente”. Lo dichiarano i segretari generali e quelli di categoria dei sindacai Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl che chiedono anche un incontro con l’assessore all’Economia Roberto Agnello e un’audizione in commissione bilancio all’Ars.
“Dal testo della manovra – proseguono le Organizzazioni sindacali – emergono gravi profili di incostituzionalità, mentre altri elementi si prestano ad una più che probabile impugnativa del Commissario dello Stato, come avvenuto recentemente con il ddl 670 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale”.
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl ritengono che “prioritariamente si dovrebbe procedere ad una razionale riorganizzazione degli enti e delle società collegati alla Regione, affrontando i veri sprechi ed i veri mali della cattiva burocrazia: le troppe norme, le procedure farraginose, la cattiva organizzazione del lavoro e non colpendo il già ridotto potere d’acquisto delle retribuzioni dei pubblici dipendenti. Serve urgentemente una riforma che tenga insieme la riorganizzazione dei servizi con politiche per il personale coerenti e non vessatorie. Il punto è sgombrare il campo dalle inefficienze, dagli sprechi, dalle consulenze inutili, dagli organici sbilanciati e dal labirinto di leggi complicate e procedimenti ottocenteschi. Il Paese chiede servizi pubblici veloci, innovativi, di qualità”.
Per questo, come detto, Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl richiedono al presidente della Commissione Bilancio e Programmazione all’Ars, con l’urgenza del caso, di essere convocate e un incontro con l’assessore regionale all’Economia Roberto Agnello.