POZZALLO (RAGUSA) – Circa 300 persone sono state soccorse da navi militari italiane in tre soccorsi effettuati nel mare Mediterraneo nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Uno dei migranti era già morto quando militari lo hanno trasbordato. Il decesso sarebbe dovuto ai stenti del viaggio. Tutti stanno per essere trasferiti nel porto di Pozzallo, dove arriveranno nella mattinata. Sul posto è già presente la squadra mobile della Questura di Ragusa.
Intanto, è in arrivo a Porto Empedocle (Ag) la nave ‘Libra’ della Marina militare con a bordo 468 migranti, tra i quali 104 donne e 25 minori, soccorsi nel Canale di Sicilia. L’unità dovrebbe giungere in rada intorno alle ore 8:00, subito dopo cominceranno le operazioni di trasbordo dalla nave alle motovedette della Capitaneria di porto per il trasferimento a terra dei profughi.
Migrante morto: ipotesi omicidio
Potrebbe essere morto per delle lesioni riportate o durante il viaggio o prima di imbarcarsi e dunque per un’aggressione. E’ una delle ipotesi al vaglio della squadra mobile della Questura di Ragusa che indaga sul decesso del giovane eritreo, dall’apparente età di 20-25 anni, che era con altri 297 migranti soccorsi e arrivati a Pozzallo. La Procura di Ragusa ha disposto l’autopsia che sarà eseguita domani nell’obitorio del cimitero della città del Ragusano.
Tra i 298 migranti sbarcati a Pozzallo dalla nave militare Scirocco, che erano soccorsi a sessanta miglia al largo della Libia, ci sono anche un neonato di un mese e mezzo e due donne in stato di gravidanza. I tre, dopo l’arrivo nel porto, sono stati trasportati all’ospedale ‘Maggiore’ di Modica per i controlli di rito.
(Fonte ANSA)