PALERMO – In attesa della decisione della magistratura, i palermitani si dividono sul possibile sequestro delle cabine a Mondello. Da una parte c’è la Procura di Palermo secondo cui la società Italo-Belga, titolare della concessione, non sarebbe in possesso dell’autorizzazione della Soprintendenza ai beni paesistici. C’è un particolare, però: domenica inizia ufficialmente la stagione balneare. E la decisione non è ancora arrivata.
Chi ha già pagato, e in alcuni casi anche ritirato, le tessere di accesso ai cortili con le cabine lungo la spiaggia di Mondello tifa per il mantenimento dello status quo: “Dopo tanti sacrifici economici, insieme con la mia famiglia sono riuscito a prenotare una cabina per trascorrere l’estate in modo sereno – dice Francesco Matranga -. Non possono toglierci questo diritto acquistato, specie a pochi giorni dalla partenza della stagione”. Dello stesso parere anche Manuela Caronia: “E’ stata una doccia fredda apprendere dell’eventualità di un sequestro. Non si può negare un diritto a chi ha già prenotato e pagato, non sarebbe eticamente corretto”.
“Non è accettabile che ci vengano tolte le cabine. Abbiamo già versato le somme previste, a questo punto oltre al danno rischiamo la beffa di perdere anche il nostro denaro”, afferma Giacomo Russo. Un’eventualità, questa, smentita dall’Italo-Belga attraverso una nota diramata sul proprio portale, con la quale “rassicura la propria clientela informandola che provvederà al rimborso delle quote versate qualora non dovesse essere autorizzata alla fornitura dei servizi previsti dalla concessione demaniale”.
Non sono pochi, però, i cittadini che spingono per lo smantellamento delle cabine. Per Roberto Sciortino “dovrebbero liberare la spiaggia da questo scempio, è inaccettabile che la maggior parte del litorale venga occupato da queste baracche di legno”. Gli fa eco Letizia Campanella: “Da anni si parla di Mondello libera dalle cabine, è giunto il momento di passare ai fatti. Bisogna concedere ai palermitani la possibilità di usufruire della spiaggia”.
A parlare anche un dipendente dell’Italo-Belga che preferisce rimanere anonimo: “Da cittadino non nascondo che mi piacerebbe Mondello senza le cabine, da impiegato non posso affermare la stessa cosa. In questi giorni stiamo lavorando tanto, avvertendo la tensione di un momento delicato. Ci sono in ballo numerosi posti di lavoro, speriamo che si possa trovare una soluzione in grado di accontentare tutti”. Ad auspicare “un’equa ripartizione del litorale tra spazio dedicato alle cabine, spiaggia attrezzata e spiaggia libera” è Carmela Ingrassia. “La costa mondelliana è vasta e ci sarebbe la possibilità di accontentare tutte le tipologie di bagnanti: dai fedelissimi delle cabine agli amanti delle spiagge attrezzate che ricalcano il modello della riviera romagnola o, per fare un esempio più vicino a noi, quello di San Vito Lo Capo. Così come ci sarebbero anche i margini per accontentare i sostenitori della spiaggia libera”.
“Purtroppo questa situazione è figlia di cattive scelte fatte nei decenni passati – interviene un signore anziano che interrompe il suo jogging sul lungomare per una battuta -. La signora ha ragione, si potrebbero soddisfare tutte le esigenze dei palermitani ma per fare ciò servirebbe una regolamentazione della materia chiara e soprattutto predisposta in inverno ascoltando i rappresentanti di tutte le anime interessate. Dalla Regione al Comune, dai gestori dei lidi ai sindacati dei lavoratori di questo settore e ai rappresentanti dei consumatori. Certe scelte che coinvolgono gli interessi di più soggetti devono essere programmate e condivise. Ma questo, forse, è solo un sogno di un ragazzo di 62 anni come me che ogni giorno corre sul lungomare di questo splendido golfo”.