Riceviamo a pubblichiamo una nota dell’ex assessore regionale Fabio Granata.
“La mia formazione culturale e politica legalitaria e il rispetto profondo della Magistratura di ogni ordine e grado mi hanno sempre impedito di commentare la incredibile vicenda del 118,nella quale sono stato coinvolto solo per la mia unica partecipazione (da assessore alla cultura e al turismo ….) a una presa d’atto della Giunta Regionale su un servizio essenziale quale il 118, certificato dai vertici della amministrazione regionale e dal Parlamento nazionale e regionale con atti e Odg votati all’unanimità”.
“L’enormità dell’errore compiuto dalla magistratura contabile oggi finalmente e’ stato in gran parte accertato attraverso una sentenza di revocazione che certifica inequivocabilmente l’errore di calcolo oggettivo e che,in verità,avrebbe dovuto portare all’azzeramento totale della sanzione amministrativa comminata. Leggere di sconti e colpi di spugna e’allucinante e lascia l’amaro in bocca poiché i numeri sono argomenti testardi e la procedura limpida:dall’Appello alla Cassazione si e’ ribadito in sentenza che le ambulanze andavano acquistate esattamente nel numero deciso (non da noi,ma dai responsabili della sanità e del Ministero della Salute)”.
“Per quando riguarda il personale, lo stesso e’ stato selezionato dalla Regione attraverso un elenco pubblico di personale formato con questa finalità e attraverso una scelta di contratto part time che ha consentito ad equipaggi non di 10 ma di 12 di svolgere correttamente il delicatissimo servizio e costare alla Regione meno della eventuale opzione dei 10 con contratto full time (non resa obbligatoria da alcuna disposizione)”.
“Per inciso questi operatori sono stati sempre confermati nei loro ruoli e anche gli assessori Borsellino e Massimo Russo hanno gestito il servizio con lo stesso personale,sottolineandone la professionalità . La interpretazione della sentenza come sconto o colpo di spugna rappresenta quindi, oggettivamente una mistificazione, resa forse facile e suggestiva dalla presenza di Totò Cuffaro. Non intendo permettere questo gioco mediatico e sul punto mi tutelerò con ogni strumento politico e giuridico”, conclude la nota dell’ex assessore regionale”.
Prendiamo atto della nota dell’onorevole Granata. Livesicilia ha riportato correttamente la vicenda riportando con dovizia di particolari le motivazioni dell’ordinanza in cui si fa riferimento all'”errore” citato dalla sua lettera.
