PALERMO – Basta alle sedute di commissione senza l’impiegato comunale, perché siano valide infatti non è più sufficiente che a verbalizzare sia il consigliere comunale più giovane. Ecco la novità che sta mandando in subbuglio Palazzo delle Aquile, contenuta in una nota del Segretario generale Fabrizio Dall’Acqua e che adesso spingerà gli uffici a passare al setaccio le sedute per capire se anche qualcuna di quelle già sostenute sia da invalidare. Specie se è stato pagato il gettone di presenza.
Ma andiamo con ordine. Perché una seduta di consiglio o di commissione sia valida, infatti, è necessario che qualcuno verbalizzi: solitamente a occuparsene è un dipendente comunale, che fa le veci del Segretario, ma in caso di sua assenza spesso è stato scelto il consigliere comunale più giovane. Una prassi che, secondo l’attuale Segretario, confliggerebbe però con le norme che invece richiedono la presenza di un dipendente comunale.
Un caso sollevato in commissione Bilancio, alcuni mesi fa, da Giuseppe Milazzo e che ha spinto l’allora presidente Francesco Bertolino a chiedere per iscritto istruzioni a Dall’Acqua. Istruzioni arrivate qualche giorno fa: se durante la seduta a verbalizzare è un consigliere e non un impiegato, allora la seduta non è valida e il gettone non va pagato. Altrimenti si rischia anche un danno all’erario. Il tutto confortato anche da una recente sentenza.
La disposizione avrà conseguenze specie su quelli commissioni (sono tre in particolare) che si riuniscono sovente il sabato, quando gli impiegati comunali generalmente non lavorano a meno di espressa disposizione. Il recupero di eventuali somme, da richiedere ai consiglieri, non sarà però semplice: gli inquilini di piazza Pretoria hanno diritto a un massimo di 21 gettoni al mese, anche se fanno più sedute, quindi è possibile che quelle eventualmente invalidabili non si siano poi trasformate in effetti in moneta sonante. Discorso diverso va fatto invece per gli eventuali pareri forniti. Da oggi in poi, inoltre, le commissioni dovranno fornire i nominativi di chi può verbalizzare le sedute. E farlo di sabato sarà un po’ più complicato, con buona pace di quei consiglieri che il sesto giorno della settimana dovranno recarsi al lavoro.