ROMA – La Commissione Centrale ha concluso la fase istruttoria relativamente al procedimento legislativo che, a breve, porterà all’assunzione dei testimoni di giustizia presso la pubblica amministrazione della Regione Sicilia. Si tratta di un provvedimento necessario, a quanto si apprende, per consentire alla regione siciliana di procedere alle assunzioni. Soddisfazione è stata espressa dall’Associazione nazionale dei testimoni di giustizia presieduta da Ignazio Cutrò che nei giorni scorsi aveva espresso al presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosi Bindi, e al deputato Pd Davide Mattiello, coordinatore del quinto comitato della Commissione antimafia sui testimoni, rammarico e indignazione sulla lentezza di questo percorso. “Ci sentiamo in obbligo di ringraziare uno per uno – afferma Cutrò – tutti coloro che, con la loro presenza umana e con la sincera e onesta passione parlamentare, pensiamo al senatore Giuseppe Lumia, hanno reso possibile raggiungere questo traguardo. Non è però meno doveroso il ringraziamento al Servizio centrale di protezione la cui generosità non è mai venuta a mancare. Ai nostri familiari incluso il personale delle forze di polizia che ci hanno accompagnato e protetto in questi anni, ci sentiamo di dire che giustizia è fatta”.
La Commissione Centrale presso il Viminale presieduta dal vice ministro Bubbico con la deliberazione assunta sui testimoni di giustizia “ha fatto un altro passo avanti nella direzione giusta. E’ stata definita infatti la documentazione necessaria per l’assunzione nella Pubblica Amministrazione dei Testimoni di Giustizia siciliani, nell’ambito della più ampia regolamentazione nazionale”. Lo sottolineano la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, e il Coordinatore del V Comitato, Davide Mattiello (Pd), che nella giornata di martedì avevano incontrato una delegazione dell’Associazione nazionale Testimoni di Giustizia composta da Ignazio Cutrò, Giuseppe Carini e Piera Aiello, ai quali avevano assicurato il loro sostegno. La possibilità per i testimoni di giustizia di essere assunti nella pubblica amministrazione è prevista da una nuova normativa dell’ottobre del 2013, che è stata regolamentata attraverso un decreto attuativo firmato dai ministri Alfano e Madia e pubblicato in Gazzetta la scorsa settimana, il 6 febbraio. La Regione Sicilia aveva approntato una legge regionale con le stesse finalità, ma con uno strumento specifico: una voce di spesa in bilancio dedicata, per assumere i testimoni di origine siciliana anche in esubero. Per consentire alla Regione Sicilia di procedere alle assunzioni dirette, nominative, era necessario che la Commissione Centrale presso il Viminale, definisse e trasmettesse la documentazione riservata relativa ai testimoni siciliani: cosa che sta avvenendo in queste ore.
(Fonte ANSA)