E’ morto a Palermo a 57 anni il cardiochirurgo dell’ospedale Civico Fabrizio Chiodo, il medico-sindacalista della Cgil che a metà degli anni Novanta denunciò diverse anomalie nel sistema sanitario siciliano facendo scattare inchieste giudiziarie che però non portarono a condanne. Chiodo, sposato e con due figli, è stato stroncato da un’emorragia cerebrale, secondo quanto si è appreso.
Chiodo, appassiontato allevatore di tartarughe e piante grasse, fece presente le lunghe liste di attesa nella cardiochirurgia siciliana e i dirottamenti di pazienti da strutture pubbliche a quelle private. Per le sue denunce gli venne assegnata la scorta e il medico girava armato.