PALERMO – Si è dimesso l’assessore regionale alla Funzione Pubblica Ettore Leotta, magistrato amministrativo in pensione (in quota Udc). “Ho inviato una lettera al presidente in cui ho comunicato le dimissioni – dice Leotta all’ANSA – Sono stanco, dopo il crollo del pilone sulla A19, andare e venire da Siracusa è diventato complicato, ho una certa età e anche la difficoltà del viaggio hanno influito sulla mia decisione”.
“Lascio con il rammarico di non esser riuscito a completare la riforma delle Province, che è stata impallinata dal voto dell’Ars. Quella riforma avrebbe consentito il rilancio delle Province e restituito speranza ai dipendenti”. Secondo ambienti dell’Udc, in pole per entrare in giunta al posto di Leotta sarebbe il segretario regionale del partito Giovanni Pistorio, che finora ha ricoperto anche l’incarico di capo della segreteria particolare di Leotta. L’ingresso di Pistorio in giunta potrebbe determinare anche un cambio di guardia ai vertici del partito in Sicilia.
“Con le dimissioni dell’assessore Ettore Leotta, il governo regionale perde una persona perbene, garbata, ma, al contempo, insofferente agli intrecci di palazzo”. Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone. “La settimana scorsa, durante la seduta d’aula – ha detto Falcone – avevo capito e preannunciato le imminenti dimissioni di Leotta che, da galantuomo e uomo delle istituzioni, dribblava evitando un possibile incidente di percorso sull’iter della norma riguardante lo status e la riduzione del numero degli amministratori locali”. “Ora, messo fuori dal governo un valido tecnico – ha concluso – qualcuno può dare sfogo al mercato delle vacche”. Vincenzo Gibiino, coordinatore regionale di Forza Italia, parla di “effetto domino, quello innescato dal crollo del viadotto Himera. Caduto il ponte – dice in una nota -, con il risultato devastante di un’Isola divisa in due, cadute drammaticamente le speranze dei siciliani in un futuro di riscatto, caduto oggi un pezzo del governo regionale, l’assessore Leotta, che ha lascia l’incarico per colpa di una logistica disagevole. Ci chiediamo ora quanto tempo dovrà passare – prosegue Gibiino – perché i siciliani possano vedere cadere l’intero esecutivo, il terzo dell’era Crocetta, e per ritornare finalmente al voto. Basta con l’improvvisazione, servono aria nuova, capacità e buona volontà per ridare fiducia ad una popolazione umiliata e stremata”.
