PALERMO – Un altro giorno di protesta per gli operatori Almaviva. Dopo l’annuncio dei 1.670 esuberi a Palermo, ai quali si aggiungono i 400 di Napoli e i 918 di Roma, i dipendenti dell’ex Cosmed sono scesi ancora una volta in piazza per manifestare contro i licenziamenti. Questa mattina circa 400 persone si sono date appuntamento a Palazzo Gamma, sede della Wind, una delle principali committenti dell’azienda. Questo è solo l’ennesimo sciopero dei dipendenti da quando l’azienda ha annunciato i licenziamenti. Nei giorni scorsi la contestazioni hanno avuto luogo alla Telecom e davanti alla sede dell’Enel, quest’ultima però, ormai persa e tagliata fuori dalle commesse del gruppo dei call center.
Il countdown per Almaviva è già iniziato. Ci sono 75 giorni di tempo per un dietrofront. Falliti i tentativi di mediazione, partiranno le lettere di licenziamento singole. Già dal prossimo 5 giugno così potrebbe avviarsi la procedura di mobilità per i dipendenti in esubero. I lavoratori hanno contattato la Curia per un incontro, che perori la loro causa, con l’arcivescovo Corrado Lorefice . “Anche oggi i lavoratori Almaviva manifestano davanti le sedi dei committenti – spiega Fabio Miraglia, dell’Ugl -. La grave crisi del settore, infatti, è causata anche dalle gare al ribasso predisposte dai committenti e dal mancato rispetto della legge che li obbliga, da un lato ad informare il cliente che sarà gestito da un consulente estero e dall’altro a permettere allo stesso di scegliere, invece di parlare con un consulente italiano. Oggi continuano le assemblee dove i lavoratori seppure angosciati dalla possibile perdita del lavoro, reagiscono con forza e dichiarano di non arretrare di un millimetro. Perché il lavoro non si tocca”.
Intanto nelle sedi di via Marcellini e via Cordova si svolgono assemblee a rotazione tra i lavoratori e i sindacati, per organizzare le strategie di opposizione. Almaviva in Sicilia conta circa 6.000 dipendenti, rispettivamente 4.500 e 1.500 per Palermo e Catania. Ma solo Palermo è a rischio. Lunedì scorso i sindacati hanno incontrato l’azienda che, dal 2001, gestisce i call center di Sky, Wind e Infostrada, Tim, Alitalia e non ultimo Enel. Quel giorno è stato comunicato a 1.670 persone che entro un paio di mesi avrebbero perso il posto di lavoro.
*Aggiornamento ore 11.18
Un gruppo di lavoratori di Almaviva sta bloccando la via Libertà, nei pressi di via Cordova, a Palermo, dove si trova una delle sedi del call center. Il traffico nella zona è in tilt.