PALERMO – “Vogliamo i nostri professori”. La protesta degli studenti del liceo linguistico Cassarà è partita stamattina, con un sit in davanti davanti a Palazzo Comitini, ex Provincia. L’istituto, che si divide in una sede in via Don Orione, una succursale in via Fattori e altre tre sedi distaccate nei comuni di Cefalù, Terrasini ed Alimena, è diventato statale da provinciale nel 2013.
Una mobilità che non tutti i docenti hanno gradito: dal primo aprile chi non ha accettato la statalizzazione è stato richiamato e si ritrova adesso a lavorare negli uffici dell’ex Provincia nonostante l’anno scolastico non sia ancora terminato.
Risultato? Gli studenti vogliono indietro i propri professori e la preside si trova in difficoltà con l’organico. “Non si può agire in questo modo ad anno scolastico già iniziato, chiamare professori che si trovano nel bel mezzo dello svolgimento dei programmi o che erano già stati assegnati come accompagnatori ai viaggi di istruzione – dice il dirigente scolastico, Daniela Crimi -. Si tratta di diciotto docenti e sette amministrativi di cui dovremo fare a meno, in pieno anno scolastico, con grandissime difficoltà. Ho chiesto alla Provincia una deroga e inoltrato una richiesta anche al sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone. Mi aspetto un riscontro, è necessario mantenerli in servizio nelle nostre scuole almeno fino alla fine dell’anno”.