PALERMO – “Non comprendo le ragioni tecniche e neppure quelle politiche che impediscono al Consiglio Comunale di approvare la proposta di deliberazione sul prezzo di prima cessione degli alloggi di edilizia convenzionata che, se votata, determinerebbe la rimozione del prezzo di prima cessione degli alloggi di edilizia convenzionata. Una sentenza della Corte di Cassazione dello scorso mese di agosto difatti obbliga i comuni a modificare le convenzioni stipulate con le cooperative edilizie per la realizzazione dei programmi costruttivi. In assenza di tale modifica i notai non possono stipulare rogiti, quindi nessuna compravendita può essere effettuata. Un blocco che pesa su tante economie familiari che magari attendono di vendere la casa per consentire a qualche figlio l’acquisto di un nuovo immobile o un investimento per motivi di studio o di lavoro”. Lo dice il capogruppo Pd a Sala delle Lapidi Rosario Filoramo. “Del caso si interessò la Commissione Urbanistica nel mese di febbraio, sollecitando la predisposizione dell’atto, che è iscritto all’Ordine del Giorno del Consiglio sin dallo scorso 7 aprile. Da allora, nonostante il Presidente della Commissione Urbanistica, Alberto Mangano, ne abbia chiesto la trattazione, con nota ufficiale indirizzata al Presidente del Consiglio, nulla si è mosso. La proposta rimane bloccata a causa della pesante opposizione di alcuni consiglieri, ieri sfociata nel pieno ostruzionismo esercitato con la presentazione di un centinaio di emendamenti da parte di Fi. Di fronte a deliberazioni certamente più divisive quali Bilancio, Tributi e Ztl un simile ostruzionismo FI non lo ha fatto. Ma sono comunque pronto a valutare nel merito uno per uno il centinaio di emendamenti presentati da Fi, rivendico però allo stesso tempo il diritto del Pd di sostenere l’atto alla luce del sole. Eppure, lo stesso Presidente della Commissione Urbanistica Mangano, ha definito la proposta di deliberazione di nessun rilievo politico, ma semplicemente a favore dei cittadini. E allora non mi spiego come mai la maggioranza relativa che sostiene il Sindaco non abbia coesione al suo interno e la capacità di bloccare gli ostruzionismi per tirare dritto ed approvare l’atto. Può il Consiglio restare paralizzato senza esitare nemmeno atti semplici che riguardano tanti cittadini a causa dell’incapacità della maggioranza relativa che sostiene il sindaco di guidare l’aula? La delibera invece un colore ce l’ha. Il Pd ha deciso di sostenerla con forza per rispondere al diritto sacrosanto di quei cittadini che sono in attesa della sua approvazione senza la quale non potranno dare corso alla compravendita di cui hanno necessità”.
“Vorrei ricordare al Pd che la maggioranza non solo ha prelevato l’atto, ma ha anche chiuso la discussione generale – replica Pierpaolo La Commare del Mov139 – La delibera si è arenata su un emendamento sottoscritto proprio dal capogruppo del Pd che, come lui stesso ammette, tenta di dare una coloritura politica ad un atto meramente di servizio. Il ritardo dell’approvazione dell’atto è dunque addebitabile proprio a chi ha scelto di organizzare una speculazione politica sulla pelle dei cittadini. La maggioranza, come sempre ha fatto, si impegnerà a condurre in porto la delibera già dalla prossima settimana nonostante i tentativi di bloccarla”.
“Le ragioni per cui la delibera non è stata ancora approvata sono solo di natura politica e le colpe sono tutte del PD che ha sostenuto l’atto rivendicandone la paternità – dice Giulio Tantillo di Fi – La vicenda è grottesca ma semplice, l’atto non può e non deve avere un colore politico è un atto per la città, che tanti cittadini aspettano da venti anni, e da sempre abbiamo sostenuto la necessità che fosse inserito tra le priorità dei lavori d’aula. Quella del partito di sinistra appare una fuga in avanti che non ha sortito gli effetti sperati, anzi ha ritardato l’approvazione dell’atto che si voleva esitare senza il parere del Ragioniere Generale su un emendamento, presentato dal PD che avrebbe messo a rischio la validità della stessa delibera, i fatti ci hanno dato ragione il parere era dovuto ed è arrivato puntualmente, confermando la nostra tesi il parere infatti è stato contrario. Forza Italia e le forze di Centrodestra sono per l’approvazione dell’atto e possiamo assicurare ai numerosi cittadini che aspettano da troppi anni, che la delibera sarà esitata nella prima decade di maggio”.