PALERMO – Aveva percorso un centinaio di metri quando i carabinieri lo hanno trovato. Nel cuore della notte, in corso Alberto Amedeo. Da solo e in pigiama ad appena tre anni. Fortuna ha voluto che una gazzella transitasse da lì in quel momento. Erano le tre e mezza, un orario in cui le macchine attraversano a velocità sostenuta la strada a pochi passi dal Tribunale di Palermo.
Il piccolo impaurito è riuscito a dire solo il nome di battesimo. Non è stato capace di indicare l’abitazione in cui abita con la madre. Madre che non si è accorta della sua assenza. Lo ha scoperto alle sette del mattino dopo avere chiamate il 112 e quando il piccolo era ormai al pronto soccorso dell’Ospedale dei Bambini. È stato visitato e sta bene.
I militari, coordinati dalla procura della Repubblica e da quella per i minori, stanno cercando di scoprire come sia potuto accadere che il bimbo sia uscito di casa a quell’ora. La mamma era sola in casa. Il padre sta scontando una condanna in carcere. Si è attivata la procedura che prevede il coinvolgimento dello psicologo e dell’assistente sociale. La donna è stata sentita dagli investigatori. Non conosciamo le sue risposte, ma avrebbe confermato la tesi che non si sarebbe accorta di nulla.
*Aggiornamento ore 17.46
Il bimbo palermitano di 3 anni trovato in pigiama in corso Alberto Amedeo dai carabinieri la notte scorsa è stato restituito alla madre. I carabinieri della stazione di piazza Verdi hanno accertato che il bimbo è riuscito ad aprire da solo la porta dell’abitazione al secondo piano e scendere a piedi per strada e percorrere circa duecento metri in direzione di piazza Indipendenza. Qui lo hanno trovato i carabinieri che lo hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale dei Bambini. Nei confronti della madre, di 27 anni, le procura per i minorenni non ha adottato alcun provvedimento.