PALERMO – Sono circa 700 i profughi tratti in salvo da sei imbarcazioni in difficoltà tra ieri sera e questa mattina dalla nave Aquarius di Sos Mediterranee, organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca che opera in partnership con Msf (Medici senza Frontiere). Gli interventi si sono svolti a poche ore dal salvataggio di altre 100 persone ieri mattina. A bordo della nave Aquarius, che sta facendo rotta verso la Sicilia, si trovano dunque attualmente circa 800 profughi. “È come in estate, con le imbarcazioni che vengono fuori da tutte le parti. Ma è solo febbraio”, dicono i soccorritori di Sos Mediterranee e MSF. Ieri Sos Mediterranee aveva inviato ai leader europei in procinto di incontrarsi a Malta un appello, segnalando come tutti i profughi soccorsi e accolti a bordo della Aquarius testimonino di aver subito in Libia trattamenti disumani, multipli e su larga scala. “Da quell’inferno fuggono e continueranno a fuggire. Come organizzazione umanitaria, sollecitiamo i leader europei ad adoperare tutti gli strumenti a loro disposizione per porre fine a questa tragedia. Per tutti, l’unica priorità deve essere la protezione della vita umana, che sia in mare o a terra” ha ribadito Valeria Calandra, presidente di Sos Mediterranee Italia. (ANSA)
A bordo dell'Aquarius si trovano circa 800 profughi.
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