MONREALE – Dopo i fasti della moda di Dolce e Gabbana, nuovo terremoto politico a Monreale. A scatenarlo una critica, per niente velata, di un esponente locale del Pd, Silvio Russo, sulla gestione dell’evento da parte del sindaco Piero Capizzi, che senza pensarci due volte ha deciso di procedere con la revoca delle deleghe ai tre assessori del Partito democratico, Nadia Battaglia, Giuseppe Madonia e Rosario Li Causi. La compagine era entrata in giunta, appena qualche mese fa, in seguito ad una lunga e travagliata crisi, risolta in extremis, grazie alla mediazione del commissario Antonio Rubino. La sede monrealese del partito, infatti, è priva di vertici e si trova in gestione commissariale.
Quel che non è andato giù al primo cittadino è che l’aspra critica, nella quale, fra l’altro, Russo lo accusava di avere calpestato la dignità dei monrealesi, sia stata “fuoco amico”, ovvero sia arrivata dall’esponente di un partito di maggioranza. “Il Pd – ha tuonato Capizzi – deve decidere cosa vuol fare da grande. Non posso accettare di essere accusato di avere svenduto la dignità dei monrealesi, le questioni politiche vanno affrontate nelle sedi opportune e non a mezzo stampa. Fra l’altro i problemi legati alla gestione dell’evento erano stati discussi, e le soluzioni condivise dal Pd, ad aprile. A questo punto il mio unico interlocutore è il commissario Rubino”.
Domani sera è previsto un incontro del gruppo dirigente con i consiglieri ed assessori, per dibattere sulla questione dell’azzeramento delle deleghe, che Capizzi dovrebbe formalizzare in mattinata. Insomma, calato il sipario della notorietà internazionale, all’orizzonte si profila una nuova crisi di cui nessuno in città sentiva il bisogno. Considerazione condivisa dallo stesso Rubino: “Non posso non esprimere una seria preoccupazione, per l’ennesima crisi di questa amministrazione, dopo avere appreso la notizia dell’azzeramento delle deleghe”