PALERMO – “I lavoratori della Coop Sicilia rischiano di pagare a caro prezzo le scelte sbagliate fatte. La Uiltucs Sicilia ribadisce la sua posizione contro i licenziamenti annunciati dalla società. C’è ancora un mese di tempo circa per salvare i lavoratori, quel capitale umano che è la risorsa più preziosa non soltanto di Coop Sicilia ma di ogni impresa”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario regionale della Uiltucs, dopo l’incontro realizzato ieri con Coop Sicilia presso la direzione territoriale del lavoro di Catania a seguito della procedura di licenziamento collettivo a carattere regionale che interessa quasi 300 lavoratori.
Secondo la Uiltucs l’azienda ha commesso errori “sia sugli investimenti sui quali l’azienda non ha scelto di intervenire per rilanciare e ristrutturare i punti vendita puntando su altri, sia in termini di politiche commerciali. E i lavoratori non possono pagare le scelte sbagliate”. Il gruppo ha ribadito la chiusura dei due punti vendita di Palermo e dei due di Catania, su cinque complessivamente previsti nell’Isola.
“La posizione dell’azienda – prosegue Flauto – rimane sostanzialmente sempre la stessa nonostante i numerosi incontri e le proposte formulate dalla nostra organizzazione. Da parte della società non ci sono segnali per arrivare a una ipotesi di accordo che tenga conto di tutte le posizioni espresse. Noi in questi giorni parleremo con tutti i lavoratori per potere informare tutti della situazione .è importante che a tutti i lavoratori vengano rese le giuste informazioni”.
La UilTucs Regionale utilizzerà tutti gli strumenti possiamo per opporsi a questa decisione, “che è ingiusta e sbagliata, che non si sposa con i valori distintivi del sistema Coop .Nell’incontro di martedì alla Direzione territoriale del Lavoro di Catania, l’azienda ha parlato solo della necessità di tagliare 2 milioni di euro nel periodo 2017-2019. Oltre i licenziamenti, in questo triennio la Coop vorrebbe procedere alla sospensione dei permessi individuali retribuiti e della pausa retribuita di 10-15 minuti giornalieri, alla mobilità incentivata per 75 lavoratori con un premio massimo di 25 mila euro lordi, alla Cassa integrazione straordinaria per 12 mesi e alla flessibilità per tutto il personale.
“Al tavolo- dice Flauto – abbiamo proposto alcune soluzioni che possono essere messe in campo a salvaguardia di tutti i lavoratori e del perimetro aziendale. Alcune sono già state esposte alla controparte durante l’ultimo incontro. Al prossimo incontro porteremo al tavolo anche altre ipotesi di ragionamento che vorremmo condividere con gli altri sindacati per elaborare una proposta unitaria”.
Quindi Flauto spiega che “in questi giorni incontreremo i lavoratori per analizzare insieme la situazione della vertenza. La Uiltucs è il sindacato dei lavoratori e con loro condividiamo proposte e soluzioni. Invitiamo Coop Sicilia a non dimenticare i valori che da sempre hanno contraddistinto la distribuzione cooperativa e di non chiudersi al confronto alzando un muro e rifiutando un confronto sulle nostre proposte che riteniamo possano risolvere positivamente la vertenza e non guardare solo alle logiche di profitto e del business”. Il segretario generale della Uiltucs Sicilia quindi afferma: “Non possiamo permettere che nella nostra Regione, dove le politiche attive sono pressoché inesistenti, centinaia di lavoratori paghino il prezzo di scelte sbagliate e alle volte anche prive di una logica strategica comprensibile che in questi anni hanno demotivato il personale. Le nostre rappresentanze sindacali non sono mai state coinvolte neanche sulle materie che la contrattazione demanda al confronto. Insomma, anni di totale assenza mentre adesso si ricordano dei lavoratori soltanto per chiedere sacrifici. Noi non permetteremo che anche questa volta paghino i lavoratori e loro famiglie. Già tanti hanno pagato a caro prezzo, basta ricordare i lavoratori ex Coop 25 aprile licenziati e gli altri che hanno dovuto pagare con la trasformazione a tempo parziale la garanzia del posto di lavoro”. La Uiltucs conclude quindi affermando che “è sempre pronta a discutere in cerca di una soluzione, rifiutando però ogni intesa basata non solo sui licenziamenti ma anche sulla flessibilità. Perché questa, se usata fuori dalle regole, finisce per diventare un abuso e potrebbe trasformarsi in uno strumento pericoloso e arbitrario a tutto danno dei lavoratori quindi oggetto di discriminazione . Il 4 e 5 settembre le parti si incontreranno nuovamente, l’8 è prevista una nuova riunione alla Direzione territoriale del Lavoro di Catania, l’11 dovrà comunque concludersi la procedura”.