PALERMO – Ventiseimila rifiuti ingombranti rimossi nel solo mese di settembre, di cui undicimila abbandonati illegalmente. Centotrentamila dall’inizio dell’anno. Questi i numeri con cui Rap, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo, risponde alle critiche sull’efficienza del proprio piano straordinario di rimozione. I lavori delle ultime due settimane si sono concentrati sui 435 plessi scolastici cittadini di fronte ai quali erano stati abbandonati più di tremila rifiuti ingombranti, ma anche sulla rimozione dei rifiuti che, ancora oggi, si accumulano in tutte le zone della città.
Durante ognuno dei tre turni giornalieri di raccolta Rap schiera una squadra di dieci persone e sette mezzi con fondo a caricatrice, che fanno fronte all’emergenza rifiuti documentata nelle ultime settimane da Livesicilia. Gli ultimi interventi in ordine di tempo, fanno sapere dall’azienda rifiuti, sono stati la bonifica di Borgonuovo e del Cep, di via Tiro a Segno e delle vie Cirrincione, Antonio Ugo, Pagano e Arcoleo, mentre ci sono ancora mucchi di rifiuti nel centro storico, come a piazzetta della Pace, dove i cassonetti sono in via di svuotamento e in seguito si passerà a occuparsi degli ingombranti. I cumuli sono presenti nelle periferie, soprattutto nella zona di via Oreto e via Villagrazia.
Nelle scorse settimane le operazioni di raccolta sono state rallentate anche dai guasti a otto autocompattatori, che hanno fatto saltare diversi turni di raccolta. Ma il problema, sostiene ancora l’azienda di raccolta rifiuti, è principalmente il comportamento incivile dei palermitani e di chi risiede nelle vicinanze del centro abitato. Durante il piano di rimozione dei rifiuti ingombranti davanti alle scuole, ad esempio, sono stati spesso trovati mucchi di rifiuti uguali come materassi o mobili, che facevano pensare a operazioni di discarica abusiva. In zone particolari come via Ripellino e Galletti, poi, c’è il problema della “migrazione” dai paesi limitrofi in cui è già in vigore la raccolta differenziata. In questo caso, i cittadini preferiscono non fare la differenziata e spingersi fino al territorio di Palermo per gettare tutto nei cassonetti dell’indifferenziato.
Un fenomeno, quello della migrazione, che riguarda anche chi vive in città. Nelle due zone centrali in cui è in vigore la raccolta differenziata e di prossimità, secondo dati diffusi dalla Rap, un cittadino su due in media non differenzia la propria immondizia, preferendo spostarla nei quartieri in cui ci sono i cassonetti. Nella zona “porta a porta 1” che comprende Notarbartolo, Libertà, Marchese di Villabianca e Sampolo, il tasso di migrazione arriva al 50 per cento, un dato simile a quello della zona “porta a porta 2”, De Gasperi, Strasburgo, San Lorenzo e Resuttana. A Borgo Nuovo svolge la raccolta di prossimità solo il 6 per cento degli abitanti, con il 38 per cento dei rifiuti che cambiano quartiere. Un dato simile a quello del Cep, in cui a differenziare i rifiuti è il 19 per cento degli abitanti, e da cui il 41 per cento dell’immondizia si sposta nei cassonetti dei quartieri limitrofi. Un’abitudine che contribuisce al flop della raccolta differenziata in città, ferma al 14 per cento.
I turni ordinari di raccolta rifiuti sono comunque recuperati e in ordine, secondo quanto riferisce Rap. L’azienda precisa che nel caso di rifiuti rimasti in strada per motivi eccezionali, come il guasto a un mezzo, l’immondizia viene recuperata nei turni successivi, entro 48 ore. In più, è appena partito un piano di spazzamento dei sottopassi, ed è stato prorogato il servizio di ritiro sfalci di potatura presso il parcheggio Galatea di Mondello, la cui chiusura era prevista per settembre.
Intanto, i portavoce comunali del Movimento cinque stelle intervengono con una nota sulla questione dello spazzamento delle strade. Da marzo, infatti, al vecchio sistema di organizzazione per ambiti è stato affiancato, nelle zone 1 e 8 della città, un sistema di spazzamento a itinerari, in cui a ogni operatore è assegnato un insieme preciso di vie da seguire. “Apprendiamo con rammarico dalle parole dell’Assessore Marino – si legge nel comunicato dei Cinque stelle – che il Sindaco sembra intenzionato a ripristinare il vecchio sistema di spazzamento per ambiti in tutto il territorio comunale, non tenendo conto delle verifiche effettuate da Palermo Ambiente che invece danno evidenza di un miglioramento dei servizi proprio nelle aree interessate dal piano ad itinerari”. I consiglieri del Movimento cinque stelle contestano il sistema per ambiti per “mancanza di trasparenza”: nella nota si precisa che “non è mai stata resa pubblica una programmazione in merito alla frequenza e le giornate di spazzamento nonché la suddivisione per ambiti e l’operatore assegnato”. “I cittadini – prosegue il comunicato – non sono messi nelle condizioni di conoscere quando è programmata effettivamente la pulizia delle strade e Palermo Ambiente non è messa nelle condizioni di controllare oggettivamente l’operato della RAP”.