PALERMO – Polo Liga, arrestato ieri per mafia, aveva chiesto un prestito da 50 mila euro. Alla risposta negativa del promotore finanziario seguì la ritorsione. Si presero la sua macchina, una Mercedes “Cla”.
Il proprietario cercò pure di riaverla. Picche: agli atti è pure rimasto uno scambio di Sms. Fino a quando non ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. Il tono dei suoi interlocutori del resto era sempre più minaccioso: “Io la macchina te la posso dare ma te la vengo a levare quando voglio io di nuovo – diceva Liga – gli dò fuoco…t i scasso a te… allora facciamo una cosa…prima ti scasso tutto ed io poi ti do la macchina… quelli volevano 50.000,00 euro per le “spese”.
Visto che l’intermediario non aveva fatto ottenere il prestito né a Liga, né ai fratelli Riccardo e Claudio De Lisi, pure loro arrestati ieri, aveva una sola possibilità: “… vatti a vendere la macchina e dagli i piccioli ai cristiani….”. Ed invece ha scelto di denunciare.