Ambiente, guerra alla plastica | Disegno di legge del Pd - Live Sicilia

Ambiente, guerra alla plastica | Disegno di legge del Pd

I dem propongono di bandire in Sicilia posate e stoviglie di plastica monouso non biodegradabili.

Inquinamento
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PALERMO – Il Pd dichiara guerra alla plastica. Il gruppo dem ha presentato all’Ars un disegno di legge che ha come primo firmatario Michele Catanzaro e che è stato sottoscritto da tutti i deputati democratici. La norma fa divieto a una serie di categorie di utilizzare contenitori, cannucce, posate e stoviglie di plastica monouso non biodegradabili e non riutilizzabili per la somministrazione di alimenti. Destinatari della restrizione sarebbero tra gli altri i gestori di mense di enti pubblici e privati, agli ospedali, agli uffici pubblici e privati, alle aziende e agli istituti scolastici. Ma progressivamente il divieto si estenderebbe a tutti i residenti, con la previsione di sanzioni per i trasgressori.

“Con un disegno di legge e con una mozione urgente di cui mi vanto d’essere primo firmatario, la Sicilia ha la possibilità di essere la regione più virtuosa d’Italia. La mia proposta impegna il Governo, tra le altre cose, a vietare l’uso delle stoviglie non biodegradabili o compostabili in mense e manifestazioni pubbliche”, commenta Michele Catanzaro, deputato regionale del Pd.

E oltre al disegno di legge, i dem hanno pronto un ordine del giorno che sottoporranno all’Aula di Sala d’Ercole alla prima occasione, forse già domani. Il testo parte dalla considerazione degli “allarmanti dati circa l’inquinamento dei mari a causa della plastica e sulle devastanti conseguenze sull’ecosistema marino”. Per questo, l’ordine del giorno impegna il governo “ad adottare urgenti provvedimenti per il divieto di utilizzo e vendita di contenitori monouso (stoviglie, posate, cannucce, ecc.) in plastica non riciclabile nel territorio dei Parchi e Riserve naturali della Regione, prevedendo altresì apposita segnaletica e rafforzando la vigilanza”.

Oggi pomeriggio i deputati del Pd hanno incontrato le associazioni ambientaliste, Legambiente, Wwf, Lipu e Italia Nostra, illustrando il disegno di legge “plastic free sea”. “L’incontro di oggi è l’inizio di un percorso per sviluppare sinergie positive per la lotta all’inquinamento”, commenta il capogruppo Giuseppe Lupo.

Il deputato del Pd Michele Catanzaro

La guerra alla plastica è un’emergenza ambientale mondiale. Che in Sicilia si incrocia con le difficoltà legate a fare decollare la raccolta differenziata nei comuni siciliani. “In un momento storico in cui i comuni stentano a trovare risorse e mezzi per iniziare o implementare la raccolta differenziata e in cui molti impianti di riciclaggio sono già saturi – dice Catanzaro –, propongo di intervenire nella fase iniziale della produzione di rifiuti per ridurne la quantità. Se lo smaltimento è faticoso, occorre evitare di produrre.

In attesa che la Regione si muova, alcuni comuni non hanno voluto aspettare. Avola e Noto ad esempio hanno detto no alla plastica e alle stoviglie usa e getta: posate, piatti, cannucce, bicchieri, sacchetti e qualsiasi contenitore monouso che non sia biodegradabile. Lo hanno deciso i due comuni siciliani con una ordinanza sindacale che, come già fatto da Lampedusa e Malfa, impone l’utilizzo di oggetti in plastica compostabili (tranquillamente depositabili nella frazione umida) a partire dal 1 agosto in caso di feste e sagre.

Metà di quanto tirato su dal mare dai pescatori italiani ormai è composto da plastica. L’Ue nel 2019 approverà una direttiva per vietare le plastiche monouso. Secondo l’indagine Beach Litter 2018 condotta da Legambiente, a ogni passo sulle nostre spiagge si incontrano quattro rifiuti: plastica, vetro o pezzi di metallo. A Punta delle Formiche a Pachino, riportava qualche settimana fa La Sicilia, su un’area di 1.100 metri quadri sono stati rinvenuti 311 rifiuti di cui 273 di plastica (88%). A Babbaluciara (Agrigento) ben 1552 rifiuti di cui 1345 di plastica (87%) su una superficie di 1200 metri quadri. La peggiore nella Sicilia occidentale è la spiaggia palermitana di Romagnolo con 4.383 rifiuti di cui 2630 di plastica (60%). Domenica è partita da Sabaudia, località balneare del Parco nazionale del Circeo, la campagna estiva del ministero dell’Ambiente per sensibilizzare contro l’abbandono della plastica sulle spiagge e per promuovere il bando della plastica monouso.


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