Blutec, ecco il decreto | Prorogata la cassa integrazione - Live Sicilia

Blutec, ecco il decreto | Prorogata la cassa integrazione

Sospiro di sollievo per i 680 di Termini Imerese.

Arriva l’atteso decreto per i dipendenti Blutec di Termini Imerese. Il Presidente della Repubblica ha emanato il decreto legge relativo alle “Misure urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 agosto scorso. Il provvedimento, cosiddetto ‘salva-Ilva’, contiene anche misure per le aree industriali siciliane e andrà in Gazzetta tra oggi e domani.

La norma permette di allungare la cassa integrazione per 680 dipendenti dello stabilimento di Termini fino al 31 dicembre. L’ammortizzatore sociale era “scaduto” dal primo di luglio. Il decreto prevede per le aree di crisi complesse in Sicilia una copertura di 30 milioni. Nel frattempo, si sta procedendo alla redazione del piano industriale per Blutec, che è in amministrazione giudiziaria dal 12 marzo scorso, competente il tribunale di Torino.

Il segretario generale della Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e il responsabile Fim Cisl Blutec Giacomo Raneri commentano: “Rimangono ancora fuori i lavoratori dell’indotto dell’ex Fiat, per i quali va trovata una soluzione per evitare che 300 famiglie, già in parte senza copertura, rimangano senza reddito e senza futuro. La Regione siciliana si è impegnata, con un accordo al Mise, di dare copertura per la rimanente cigs per tutto il 2019″.

Il decreto legge del governo uscente punta a risolvere alcune importanti crisi aziendali, a partire dall’Ilva di Taranto, tutelare i nuovi lavori come quelli dei rider e favorire i meccanismi di gestione del reddito di cittadinanza attraverso l’assunzione di dipendenti Inps e Anpal Servizi.

I primi tre articoli di 16 articoli sono dedicati alla definizione della normativa per le tutele dei rider, modificando il jobs act. Viene ridotto “il cottimo”, che deve essere “in misura non prevalente”, e si introduce la paga oraria, purché il lavoratore accetti almeno una “chiamata”. Ai rider deve poi essere garantita l’assicurazione contro gli infortuni.

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