PALERMO – Un incubo cominciato allo sportello delle Poste e poi proseguito sui social network. E’ quello vissuto dalla dipendente di un ufficio postale nel centro città, finita nel mirino di un cliente che ha minacciato di incendiare il locale e di sfregiarla con l’acido. Secondo l’uomo, infatti, l’impiegata lo aveva truffato, ma la vicenda si è conclusa con il suo arresto e per lui si sono aperte le porte del Pagliarelli. A fare luce su quanto accaduto, gli agenti del commissariato “Centro”, dopo la baraonda scatenata nell’ufficio dal cliente che aveva chiesto un finanziamento.
L’uomo aveva avviato le pratiche previste dalla procedura, ma a distanza di pochi giorni, a causa di alcune problematiche, si è recato più volte in filiale, andando su tutte le furie. Durante una delle “incursioni” il 66enne ha addirittura detto di dover “bruciare tutto”. Minacce e liti avvenute mentre l’ufficio era affollato, con la presenza di decine di altri clienti. La dipendente, nel frattempo, sarebbe stata perseguitata anche oltre l’orario lavorativo.
“Tale incalzante pressione – spiega la polizia – esercitata senza timore dei numerosi presenti, aveva minato la serenità dell’impiegata, in una circostanza addirittura raggiunta dalle minacce dell’uomo persino a casa, fuori dall’orario di lavoro, attraverso un social network e minacciata di essere sfregiata con l’acido”. Fino a due giorni fa, quando l’uomo ha fatto ingresso nell’ufficio postale munito di una bottiglia di acido muriatico ed ha chiesto a gran voce di parlare con la dipendente già presa di mira.
E’ stata in quelle fasi che è stato fatto scattare l’allarme dai dipendenti e dalla responsabile della struttura. Personale delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è arrivato in pochi attimi dentro l’ufficio postale, ha bloccato e reso inoffensivo il 66enne, recuperando la bottiglia con l’acido. Per lui sono infine scattate le manette.