PALERMO – Un nuovo cimitero a Ciaculli finanziato con fondi pubblici per 33 mila sepolture e 100 mila urne cinerarie, quasi 100 nuovi mezzi per il car sharing, altri otto centri comunali di raccolta rifiuti e nuovi kit per il porta a porta, oltre all’ammodernamento dell’illuminazione pubblica nella zona dello Stadio. E’ un pacchetto da 25 milioni di euro quello che la giunta guidata da Leoluca Orlando ha deciso di re-investire, utilizzando le economie degli ormai “famosi” fondi Cipe del 2009: un’operazione studiata per non perdere i soldi ma che, per diventare realtà, aspetta il “visto” dal governo nazionale.
Stiamo parlando di quello che negli anni è rimasto dei 150 milioni di euro stanziati nel 2009 dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, quando a Roma il presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi e il segretario al Cipe Gianfranco Micciché. Fondi che nel tempo sono stati destinati a vari scopi (dal progetto per il restauro di Palazzo delle Aquile al canile, passando per scuole e fognature), ma che non finiti tutti: tra ribassi d’asta e rimodulazione di progetti ancora pendenti ci sono infatti a disposizione 11,7 milioni di euro, a cui aggiungerne altri 13,4 “liberati” dall’inserimento di alcuni interventi nel Pon Metro finanziato dall’Europa. In totale 25,1 milioni di euro che quindi possono e devono essere utilizzati al più presto, per non doverli restituire al governo.
Il comune di Palermo ha così deciso di approvare una delibera per destinarli al nuovo cimitero di Ciaculli (15 milioni), all’illuminazione pubblica (4,8 milioni), alla raccolta rifiuti (altri quattro milioni) e alla mobilità sostenibile (1,5), ossia a progetti ritenuti prioritari. Non è un mistero, infatti, che in città ci sia penuria di sepolture o che molte zone siano ormai al buio, così come che la differenziata lasci ancora a desiderare. La delibera dovrà ora essere “vistata” dall’Agenzia per la coesione territoriale presso la Presidenza del Consiglio e successivamente gli uffici dovranno procedere al caricamento dei progetti nella Banca dati unica nazionale che contiene tutti gli interventi delle diverse fonti di finanziamento per la coesione territoriale.
“Da quel momento – spiegano gli assessori Roberto D’Agostino e Maria Prestigiacomo – comincerà una vera e propria corsa contro il tempo, per giungere in tempi brevi ai progetti esecutivi o agli appalti integrati, in modo che entro la fine del 2021 si possano firmare tutti i contratti e dare il materiale avvio ai lavori. Al già buono lavoro svolto dagli Uffici tecnici e per l’utilizzo dei fondi extra-comunali si dovrà aggiungere un ulteriore ottimo lavoro amministrativo e gestionale perché Palermo non perda questa importante opportunità”.
“Un nuovo corposo progetto si affianca ai tanti approvati ed avviati in questi anni – dice il sidnaco Leoluca Orlando – Questa nuova programmazione completerà un percorso di sostanziale rifacimento dell’intera illuminazione pubblica in città grazie all’integrazione con Pon e Agenda Urbana, rafforzerà il sistema della mobilità sostenibile e condivisa così come quello della raccolta differenziata diffusa in città e soprattutto avvierà il percorso per risolvere l’annosa carenza di sepolture, con un progetto finalmente risolutivo”.
IL NUOVO CIMITERO E’ forse il progetto più importante dei quattro, oltre a essere quello più costoso. Dopo il tramonto dell’ipotesi del project-financing, infatti, Palermo si ritrova senza un nuovo cimitero che dovrebbe alleviare la continua emergenza di posti per le salme. L’intenzione del Comune, come anticipato a più riprese dall’assessore D’Agostino, è quella di usare fondi pubblici per costruire il nuovo impianto a Ciaculli, in contrada Balate, o almeno per finanziare il primo lotto di un progetto più ampio.
L’idea è quella di un camposanto da 54 mila metri quadrati che ospiti 33.380 sepolture (mille in campi di inumazione, 22.012 in nicchie murali e 10.368 in 913 cappelle), 102.600 urne cinerarie divise fra campo di inumazione, nicchie murali e cappelle. In particolare col primo lotto si realizzeranno, oltre alla gran parte dei servizi comuni ed alle aree a parcheggio, il campo di inumazione e un primo gruppo di cappelle e nicchie murali in edifici fino da quattro o cinque piani con copertura a giardino e accessi esterni.
Il progetto punta su cappelle a schiera, ma esclude il “modello anglosassone” dei grandi parchi per ospitare le sepolture, costoso e dai tempi lunghi. Gli edifici saranno pensati per configurare una continuità tra il terreno circostante e la copertura a giardino, così da creare uno spazio verde pubblico. Oltre a una rotatoria e a un allargamento della strada, sono previsti un parcheggio, un giardino e uffici; l’impianto “Balate” avrà due schiere a due elevazioni contrapposte al costone roccioso, mentre l’impianto “Ciaculli” ospiterà la maggior parte delle sepolture. Il progetto nel suo complesso costerà 76,7 milioni e richiederà almeno sei anni, ma a disposizione per il primo lotto ce ne saranno subito 15 che basteranno per il parcheggio, la strada, la demolizione di alcuni edifici, un campo di inumazione e l’impianto Balate.
MOBILITA’ Con un milione e mezzo di euro, l’amministrazione Orlando prevede di acquistare 96 nuove automobili per il car sharing Amat, di cui 31 elettriche e 65 a metano, oltre a installare altre 20 colonne per la ricarica elettrica nell’area metropolitana. Amat contrubuirà con 160 mila euro.
RIFIUTI Quasi cinque milioni serviranno invece alla creazione di otto Ccr, per l’acquisto di materiali e strutture per il “porta a porta” e il sistema di prossimità, fra cui 2.500 bidoni carrellati, 250 campane e due postazioni complete interrate.
ILLUMINAZIONE Infine 4,8 milioni saranno destinati a un corposo intervento di ammodernamento dell’illuminazione pubblica all’interno del quadrilatero compreso fra viale Lazio, viale Strasburgo, viale del Fante e via Maltese, con l’installazione di 1143 impianti a led o a ioduri metallici, con un risparmio energetico stimato nel 40% e l’aumento delle condizioni di sicurezza complessive. Saranno interessati importanti assi viari come via Restivo, via Croce Rossa, via Alcide De Gasperi e piazza Giovanni Paolo II.