PALERMO – Si alza il livello della protesta dei sindacati contro i due licenziamenti di Banca Igea. La battaglia si è spostata dalla sede del contestato istituto di credito agli uffici della Banca d’Italia di Palermo, con un sit in, questa mattina, organizzato dalla Fabi assieme ai sindacati di categoria First Cisl, Fisac Cgil, Unisin e delle confederazioni Cisal e Ugl davanti alla sede dell’autorità di vigilanza.
“Altra manifestazione di protesta riuscitissima con i tantissimi gilet azzurri della Fabi. L’azienda revochi subito i licenziamenti e rinunzi a sperimentare, in Sicilia, un laboratorio per licenziare i bancari”, ha commentato il coordinatore della Fabi Sicilia, Carmelo Raffa. “Nella categoria del credito continuiamo a condividere – ha continuato il sindacalista – solo ed esclusivamente prepensionamenti volontari e non coattivi utilizzando il Fondo esuberi Abi e in questo assistiamo, invece, a licenziamenti secchi mai operati nel settore del credito per ragioni organizzative”. La protesta dei sindacati riguarda il licenziamento di due dipendenti di Banca Igea, legati al progetto di fusione dell’istituto con la Banca del Fucino. La scorsa settimana i “gilet azzurri” della Fabi si erano riuniti di fronte l’istituto della Banca Igea per protestare contro il provvedimento preso.
“Siamo ancora una volta vicini alla Fabi e ai lavoratori – dice Giuseppe Badagliacca della Cisal – convinti che queste scelte non facciano bene nè al sistema creditizio, nè al territorio. La Sicilia ha bisogno di politiche diametralmente opposte, per questo continueremo la lotta sindacale”.