CATANIA – L’autoparco del Comune di Catania è dotato di utilitarie e furgoncini che con un litro riescono, a malapena, a percorrere 500 metri. Autovetture in grado di consumare fino a 6 volte più di una potente Ferrari. Almeno questo si evince incrociando i dati del consumo di carburante con i chilometri percorsi.
Sarebbe un miracolo dell’ingegneria, anzi, un disastro dell’ingegneria meccanica, se non si trattasse di uno dei tanti profili finiti nel mirino della magistratura che già da tempo indaga, come segnalato da LiveSicilia, sul consumo di carburante.
I conti all’autoparco non tornano e il dossier, attenzionato dal segretario generale Antonella Liotta, scotta. Tanto da essersi conquistata la simpatia di più di un assessore della nuova giunta di centrodestra. Gli automezzi al centro dell’approfondimento amministrativo fanno parte della dotazione comunale in forza all’assessorato all’Ambiente, e Fabio Cantarella, leghista fresco di nomina, con in mano la delega al ramo, vuole vederci chiaro.
“Col nuovo appalto – spiega la Liotta a LiveSicilia – non avremo più bisogno di automezzi comunali e l’autoparco chiuderà i battenti, prima, però, bisogna fare chiarezza su alcune cose”.
Chiarezza sui consumi, quindi, ma soprattutto sui rifornimenti di carburante e sui buoni attestati da alcuni dipendenti.
IL CARTONE – C’è un altro elemento venuto fuori dall’approfondimento del segretario generale del Comune: in alcune mensilità la città di Catania non ha raccolto cartone. O meglio, non ha rivenduto neanche un cartone. Come è possibile che una città come Catania non raccolga neanche un cartoncino? E quello proveniente dai centri commerciali? C’è il sospetto che qualcuno faccia la cresta sul cartone, cioè lo rivenda all’insaputa del Comune. Altro elemento che potrebbe accendere le attenzioni della magistratura al rientro dalle ferie. Anzi, forse le ha già accese.