CATANIA – Oggi, 2 luglio, nella sala Concetto Marchesi del Palazzo della Cultura di Catania, si è tenuta la prima conferenza stampa di presentazione del Sesto Senso Opera Festival prodotto ed organizzato da Orangeblu. La prima edizione per una kermesse che si distingue per la presenza di eccellenze del panorama artistico internazionale. Il Teatro Antico di Taormina sarà la cornice per le quattro date di luglio (11, 12,15 e 29). La direzione artistica vanta due firme eccellenti: il M° Peppe Vessicchio (per la sezione pop d’autore) e il M° Marcello Giordani (per la sezione lirica). “Passione e lungimiranza sono la base di questo progetto fatto di energie ed equilibri diversi uniti da uno stesso filo conduttore. Per fare questo ho cercato eccellenze indigene tra: cantanti, registi, musicisti, collaboratori, autori e maestranze. Non è un’eccezione il maestro Vessicchio, teorico di quella filosofia che è la musica armonica naturale, figlio di una terra, la Campania, che come la Sicilia è feconda e generosa. Il teatro e la musica saranno il nostro unico timone per veleggiare leggeri e liberi, il pubblico sarà il nostro equipaggio”. Ad affermarlo è Giordani. L’11 luglio si inizia con il Rigoletto, poi in replica il 15. “Il miglior soggetto in quanto ad effetto che io m’abbia finora posto in musica” così scrive Verdi ad Antonio Somma, futuro librettista di un Ballo in Maschera. Ed ancora: “la mia opera migliore in senso assoluto” scriverà in una lettera a De Santis. Si inizia con un capolavoro del melodramma verista che torna a Taormina dopo cinque anni di assenza. La regia è affidata a Bruno Torrisi, attore e regista conosciuto ed apprezzato sia in teatro che nel piccolo schermo. “Ho affrontato Rigoletto come un attore affronta un testo di prosa, indagando nell’animo dei personaggi per carpirne l’essenza. La scenografia nella sua essenzialità manterrà eleganza senza per questo sovrastare il palcoscenico, complice di quella archeologia spettacolare che è il Teatro Antico di Taormina. Ho voluto favorire, con questa messa in scena, il lavoro dei cantanti spostando le azioni in proscenio affinché si possa godere al massimo del fraseggio e dei virtuosismi canori”. Il baritono Giovanni Meoni sarà Rigoletto, il soprano Desirèe Rancatore vestirà i panni della giovane Gilda, Il ruolo del Duca di Mantova sarà affidato al tenore Raffaele Abete, il basso catanese Dario Russo impersonerà Sparafucile, il mezzosoprano Anastasia Boldyreva interpreterà Maddalena, Gaetano Triscari/Conte di Monterone, Giovanni Guagliardo/Marullo, Riccardo Palazzo /Borsa, Sabrina Messina/Contessa di Ceprano e Giovanna, Gianni Giuga/Conte di Ceprano, Noemi Muschetti/paggio e Marco Zarbano/usciere. A dirigere la Medisonus Orchestra sarà il M° Angelo Gabrielli che parlando del Rigoletto così commenta: “Rigoletto è forse l’opera più rivoluzionaria di Verdi scritta fino a quel momento, molto più dei coevi Trovatore e Traviata: le arie tradizionali sono pochissime, non ci sono i soliti concertati di chiusura d’atto, abbondano i duetti e c’è un quartetto che è passato alla storia come esempio perfetto di espressione dei sentimenti contrastanti dei quattro personaggi coinvolti in un unico e armonioso pezzo d’assieme.
L’opera si sussegue senza respiro come un film”. Il 12 luglio sarà la volta di uno spettacolo particolare ed emozionale. Ad aprire sarà il M° Peppe Vessicchio con i Solisti del Sesto Armonico che eseguiranno dei brani di musica armonica naturale. A codificare in immagini queste sensazioni sarà la famosa sand artist Simona Gandòla. “Avevo letto che le vacche del Wisconsin producevano più latte ascoltando Mozart – dichiara il M° Vessicchio – Un amico pugliese mi ha prestato la sua serra, ho fatto partire una sinfonia e in poco tempo si è creato uno spettacolo di colori e profumi”. Questo ricco background di esperienze ha contribuito alla nascita del marchio MediSonus con lo scopo di potenziare il dibattito sul riconoscimento di una particolare musica, individuata dal maestro, quale strumento idoneo per il ripristino dell’equilibrio psico-fisico degli organismi viventi. «Questo festival vuole proporsi come la prima manifestazione che pone al centro la musica armonica naturale e i suoi effetti benefici”.Spiega Umberto Sturniolo produttore esecutivo della Orangeblu. Dopo questo primo momento seguirà Lucio! il tour, l’omaggio di Ron all’amico cantautore. Un viaggio tra i successi del compianto Lucio Dalla scomparso nel 2012. «La morte è solo l’inizio del secondo tempo» diceva Lucio. Si ricorderà l’artista e l’uomo con le canzoni che hanno toccato le corde dell’anima. Il festival si concluderà il 29 luglio con il concerto delle grandi voci del Sesto Senso. Sul palco taorminese il soprano Desirèe Rancatore, il baritono Nicola Alaimo, il soprano Daniela Schillaci e il tenore Marcello Giordani. A dirigere la Medisonus Orchestra sarà il M° Antonino Manuli.