CATANIA. Trascorrerà la Pasqua a casa l’ex sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, arrestato lo scorso 23 febbraio nell’ambito dell’inchiesta su corruzione, mazzette e appalti truccati condotta dalle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura di Catania. I giudici del tribunale del Riesame, presieduto da Sebastiano Mignemi, hanno accolto l’istanza di scarcerazione presentata dai difensori di fiducia Enzo Mellia e Pierfrancesco Continella, sostituendo la misura cautelare in carcere con quella meno afflittiva dei domiciliari. Nel corso dell’udienza, martedì scorso, la Procura aveva insistito invece nella richiesta di conferma della custodia cautelare in carcere. Attuale, secondo l’accusa, il pericolo di inquinamento probatorio. L’ex primo cittadino è accusato, in concorso con il luogotenente della polizia municipale acese Nicolò Urso, di induzione indebita a promettere utilità. Avrebbe spinto l’agente ad esercitare pressioni su due commercianti ambulanti per ottenere sostegno elettorale per la candidatura all’Ars di Nicola D’Agostino. Misura cautelare agli arresti domiciliari revocata per il luogotenente Urso, assistito dai legali Mario Pavone e Salvatore Mellia. Il Riesame ha disposto la misura interdittiva di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio per la durata di 12 mesi. Per ragioni di strategia difensiva, invece, ha rinunciato alla richiesta di Riesame Salvatore Leonardi, difeso dagli avvocati Enzo Mellia e Giuseppe Lo Faro. L’ex direttore dei lavori al cimitero di Acireale, accusato di corruzione e falso, resta dunque agli arresti domiciliari. Lo scorso 1 marzo aveva lasciato il carcere dopo l’accoglimento dell’istanza di sostituzione della misura cautelare presentata dai legali.
GLI ALTRI INDAGATI. Restano in carcere anche il dirigente del comune di Acireale Salvatore Di Stefano, difeso dall’avvocato Orazio Consolo, e la consulente tecnico regionale del Coni Anna Maria Sapienza, assistita Mario Brancato e Rosaria Borzì, per i quali il Riesame si era espresso nelle scorse settimane. Misura cautelare ai domiciliari confermata anche per Ferdinando Maria Garilli, collaboratore della Sapienza. E intanto l’inchiesta va avanti. Nelle scorse settimane i finanzieri hanno compiuto un nuovo blitz ad Acireale negli uffici comunali dell’area Lavori Pubblici, portando via copie di determine e progetti. Tra gli appalti sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti ci sarebbero gli interventi di restyling della scuola elementare Pasini. Per questo è stato convocato in Procura un altro funzionario comunale.