CATANIA – “Senza parole”. Ha la voce rotta dall’immenso dispiacere, Sara Fagone, responsabile della Cgil per le periferie dopo l’infame gesto che ha devastato la sede dei Briganti di Librino, simbolo del riscatto di un quartiere, di una città. I cui locali sono stati posti sotto sequestro.
“Siamo sconvolti – continua: mentre la città lavora per la visita di Mattarella proprio qui a Librino, l’incendio sembra il segnale più evidente che qui non deve venire nessuno. Nessuno deve permettersi di togliere i ragazzi dalla strada: devono restare manovalanza”. E’ amaro il commento della Fagone, amaro come l’aria che si respira all’interno di quella che era la club house dedicata al piccolo Giuseppe Cunsolo. “Appena qualcuno prova ad alzare la testa – prosegue la sindacalista – si verificano queste reazioni”. Solidarietà e vicinanza è quanto esprime la Cgil, da sempre vicina all’attività dei Briganti. Ma le reazioni a quanto accaduto sono tante.
Sul posto anche il rappresentante della Comunità di Sant’Egidio, Emiliano Abramo. “La Comunità di Sant’Egidio esprime piena solidarietà a chi ritiene essere alleato naturale nell’accogliere la domanda di pace dei più deboli e disagiati – afferma. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte nel rinnovare la nostra amicizia per Librino e le periferie”, dice Emiliano Abramo, “Ci appelliamo al cuore e alla responsabilità dei cittadini di Catania, alle tante associazioni, al fine di gareggiare ancora una volta nella solidarietà e riconsegnare a Librino il suo spazio liberato. Mancano solo cinque giorni alla visita del Presidente Della Repubblica Sergio Mattarella, per tanto chiediamo con forza anche alle istituzioni di fare la loro parte e di consegnare risposte concrete, all’altezza del lavoro profuso dei tanti volontari di Librino in questi anni“.
“Stamattina non è un buongiono per Catania – commenta Sonia Messina, esponente del Pd cittadino e abitante e attivista di Librino – oltre un grandissimo abbraccio agli amici Briganti una promessa: ricostruiremo tutti insieme”. Una certezza anche per chi ha dedicato tanto ai Briganti e alle loro attività. Come conferma in un post Stefano Curcuruto, “La Club House “G. Cunsolo” e la Librineria sono state distrutte. Ma non ci fermiamo, non preoccupatevi rinasceranno. Saranno ancora più belle. Le nostre attività politiche, sociali e sportive continueranno e saranno ancora più esplosive”. E per il Gapa. “Oggi è dolore profondo – scrivono gli attivisti – omani speriamo che il dolore si trasformi nuovamente in ricostruzione e bellezza”.
La voglia di riscatto traspare anche dalle parole di Pierpaolo Montalto, storico militante della sinistra catanese. “Quel luogo era rinato diventando l’emblema del riscatto, del coraggio, della speranza – scrive su Facebook. Fuori il campo da rugby dei Briganti, dentro una libreria, un piccolo bar, tante bandiere, palloni, coppe, i giochi per i bambini. Domenica c’erano i nostri piccoli a scorazzare tra libri e giocattoli, c’erano cento compagne e compagni a gioire di potersi riunire in un posto dal significato così straordinario. Ogni giorno quello era luogo d’incontro e gioia per la gente di Librino. Stanotte infami vigliacchi servi di chi vuole condannare i nostri quartieri popolari al degrado perenne hanno bruciato quel luogo. Non più libri, giochi e bandiere ma solo cenere. Dolore e rabbia infiniti”.
Di atto di gravità inaudita parla il sindaco Bianco, sotto la cui amministrazione il campo dei briganti è stato ufficialmente assegnato. “Si tratta di un atto di una gravità inaudita – ha dichiarato Bianco – che scuote le coscienze di ogni cittadino onesto. “Mi impegno personalmente a far ricostruire al più presto la Club House intitolata a Giuseppe Cunsolo e la Librineria: Catania non può perdere i luoghi simbolo della rinascita di un quartiere creati da quella meravigliosa realtà che sono i Briganti. Sono sicuro che saranno condotte accurate indagini. Si è voluto cancellare un lavoro di anni, ricordi e trofei. E non è il primo gesto compiuto contro i Briganti. Se qualcuno – continua – intende intimorire i Briganti deve sapere che con loro ci sono l’Amministrazione comunale e Catania, deve sapere che l’unico risultato che otterrà sarà quello di farci raddoppiare gli sforzi per la legalità e per dare un futuro al quartiere”.
In mattinata l’assessore alla Legalità Rosario D’Agata si recherà nella Club House insieme con Enzo Falzone. Si parlerà innanzitutto della situazione del materiale tecnico e medicale andato perduto. L’Autobooks del Comune di Catania, inoltre, sarà subito spostato nella zona e il Comune promuoverà una raccolta di libri straordinaria per far rinascere la Librineria. “Questo pomeriggio – ha aggiunto Bianco – sarò al San Teodoro”.