ACI CASTELLO – Sono iniziati stamattina i lavori del nuovo collettore fognario di Aci Castello e il sindaco castellese, Filippo Drago, ha definito la data di oggi un “appuntamento storico”. E lo è, per quello che ha significato oggi e per ciò che provocherà, di buono, quando verrà consegnato alla comunità. “Tra 27 mesi – specifica Drago – diremo addio ai due scarichi a mare Padre Pio e Scardamiano e avremo un mare più pulito e un’opera completa che prevede 18 chilometri di rete fognaria che si estenderà, per nove di questi, in area costiera con un costo di circa 13 milioni di euro. L’inizio di questi lavori rappresenta il completamento di un percorso lungo e difficile al quale abbiamo creduto con forza a protezione della comunità castellese e non solo. Proteggere il mare – e non solo quello di Aci Trezza – è stato il nostro obiettivo fin dall’inizio”.
L’appuntamento stamattina era alle 10,30 sulla SP152 e tutto è iniziato con una puntualità svizzera che fa ben sperare sui tempi di consegna dei lavori che saranno seguiti e diretti da Natale Zuccarello, ingegnere capo del Genio Civile di Siracusa e direttore dei lavori anche del Vecchio Allacciante di Catania.
Davanti alla giunta castellese al gran completo, al sindaco di Catania Enzo Bianco, all’ex procuratore Enzo D’Agata, commissario di Aci Catena – che ha posto come condizione essenziale quella di essere presente all’inaugurazione – alle forze dell’ordine e alle autorità, il martello pneumatico ha fatto tremare l’asfalto su cui poggiavamo i piedi per dare il via al primo degli 830 giorni che saranno necessari per realizzare il Collettore da Capo Mulini a Ognina e collegarlo al collettore catanese che da Ognina arriva fino a Pantano d’Arci.
Ma a fronte di un’opera davvero importante per l’ambiente e il turismo c’è una domanda che terrorizza mentre corre sulla bocca di tutti: le strade che portano ad Aci Castello e Aci Trezza verranno chiuse? “No, le strade non verranno chiuse” promettono il sindaco Drago e il direttore Zuccarello. “Verrà limitato il traffico in alcuni tratti, ma si eviterà di fare lavori in alcuni tratti nevralgici durante l’estate. Ci riferiamo alla SP152, a via Dusmet, via Scalazza e a via Angelo Musco nel tratto che corrisponde ai lidi. In questi tratti – ha concluso Drago – i lavori verranno iniziati subito e completati prima dell’estate o posticipati a settembre”.
Il nuovo Collettore in numeri. Il direttore dei lavori, Natale Zuccarello, ci ha spiegato punto per punto lavori, caratteristiche, tempi di realizzazione e benefici mettendo insieme l’opera ex novo iniziata stamattina e quella in manutenzione del Vecchio Allacciante. Due collettori per un solo uomo che sta seguendo la direzione dei lavori di entrambi in un continuum territoriale che ha un senso sia dal punto di vista delle infrastrutture sia da quello della tutela ambientale. Ed eccoli i numeri e i dati che Zuccarello ci ha fornito.
Il progetto del Collettore ha una genesi che inizia con lo studio di fattibilità fatto nel 2006. L’avvio del progetto preliminare inizia nel 2010 e viene mandato in gara nel 2013. La gara richiedeva, all’impresa che si aggiudicava i lavori, la realizzazione del progetto esecutivo che è del 2015. Tra il progetto esecutivo e l’affidamento dei lavori c’è di mezzo una parte contrattuale che si è perfezionata a ottobre del 2016 con le verifiche dei requisiti e dei documenti. Da ottobre a oggi c’è stata la formalizzazione dei documenti da parte degli Enti coinvolti (Demanio, Comuni, Genio Civile, Anas e altri) che avevano già rilasciato parere favorevole di fattibilità al progetto, ma che poi all’inizio dei lavori richiedono le specifiche esecutive.
L’opera verrà realizzata dalla ATI Comer-Cospin, che ha vinto la gara, e si sviluppa su un percorso di circa 18 chilometri, nove di questi realizzati lungo percorsi costieri e il rimanente in strade secondarie come la SP152 in cui stamattina si è dato il via ai lavori. Il costo contrattuale dei lavori è di circa 16 milioni di euro, aggiudicato a circa 13 milioni. Poi ci sono delle somme a disposizione. Il costo complessivo dell’opera è di circa 21 milioni di euro.
I tempi di realizzazione sono di due anni e 100 giorni e, secondo quanto dichiarato da Zuccarello, si tratta di un obiettivo fattibile anche a fronte delle sorprese che impresa e direttore dei lavori si aspettano nonostante l’individuazione capillare eseguita per conoscere i sottoservizi. Per quanto siamo andati nel dettaglio, ha precisato Zuccarello, l’apertura di una strada e di uno scavo ci impegnerà a dare soluzioni che non potevano essere previste per esigenze ed emergenze.
Il Collettore raccoglierà i reflui domestici delle frazioni di Capo Mulini, Aci Castello e una parte di Ficarazzi fino alla scogliera. Una volta raccolti i reflui verranno convogliati a Ognina e consegnati al Vecchio Allacciante (il collettore catanese) che li trasporterà fino a Pantano d’Arci. Il Vecchio Allacciante è un collettore esistente, che si sta attualmente efficentando, ma che non è mai entrato in funzione. In questo momento si stanno ultimando i lavori in via Crociferi ed entro la primavera potrà essere riconsegnato alla Sidra.