CATANIA – Tra gli appuntamenti di domani previsti a Catania per commemorare la strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini e la donna della sua scorta è prevista al Chiostro della Cgil la proiezione del film “Era d’estate” di Fiorella Infascelli. La regista sarà presente all’incontro e parlerà di come è nato il film e del suo incontro con la famiglia Borsellino. Il lungometraggio racconta un momento importante della vita del giudice ucciso, il suo “esilio” forzato all’Asinara nel 1985 insieme al suo grande amico, e vittima della mafia, Giovanni Falcone. Tre mesi prima del “maxi processo” era arrivata la condanna a morte della mafia per i due giudici.
Il film è stato presentato lo scorso anno alla Festa del Cinema di Roma. A interpretare Paolo Borsellino è Beppe Fiorello, mentre Massimo Popolizio veste i panni di Falcone. Il film racconta le settimane di “isolamento” e soprattutto scava nel rapporto tra i due giudici. Uno sguardo anche alle personalità dei due magistrati. Alla regista è sempre rimasta colpita dal sorriso che si vede in molte foto che ritraggono Borsellino e Falcone.
L’idea per il film è venuta a Fiorella Infoscelli, durante le riprese all’Asinara di “Pugni chiusi (2011),” un documentario sugli operai del Petrolchimico che si erano autoreclusi nel vecchio carcere per protesta: ”Uno di loro mi portò – raccontava qualche mese fa la regista all’Agenzia Ansa – a vedere una casa rossa e mi raccontò della permanenza sull’isola di Falcone e Borsellino. Mi è venuta così l’idea di raccontare questo momento della loro vita, perché non è molto conosciuto e mi dava modo mostrandoli in una dimensione più familiare, di capire di più del loro carattere. Ho scoperto quanto fossero anche ironici, spiritosi (per sdrammatizzare si facevano i necrologi a vicenda, ndr) e avessero molte passioni”.