CATANIA – Non hanno intenzione di andarsene se non verrà considerata la loro situazione. Sono i dipendenti – e titolari – della Trattoria del Cavaliere cui quest’anno l’amministrazione comunale ha negato il suolo pubblico. Una determina dirigenziale dell’Ufficio traffico urbano del 4 giugno 2016 stabilisce infatti che lì, dove il locale ha sempre posizionato i tavolini – corrispondendo per questo il pagamento del suolo pubblico – devono essere realizzati 8 stalli bianchi e uno stallo per disabili.
L’episodio della mancata concessione del suolo si era già verificato l’anno scorso ma, dopo il ricorso al Tar, l’esercente è riuscito a ottenere nuovamente la concessione. Non così quest’anno. Da qui la protesta, animata anche dal consigliere comunale Manlio Messina, che due settimane fa ha portato il caso in Consiglio comunale e ieri sera ha ribadito la volontà di bloccare i lavori d’aula se l’ordinanza non sarà ritirata.
“E’ una decisione antisociale – afferma e un abuso di potere che io non posso permettere, come non si può permettere che il locale sia costretto a licenziare lavoratori per i minori coperti”. Questa, infatti, la conseguenza principale della decisione dell’amministrazione. Come spiegano gli stessi titolari. “Con suolo pubblico lavorano 25 dipendenti – affermano – senza ne potranno restare solo 12”.
“La Trattoria del Cavaliere, che da sedici anni lavora in questa strada e paga regolarmente ottomila euro di suolo pubblico- sottolinea il consigliere Ludovico Balsamo – rischia di perdere il suo spazio vitale per un capriccio della giunta e del sindaco. Non possiamo tollerare che uno scempio come questo sia compiuto, lo abbiamo detto in Consiglio e in strada, protestando insieme ai lavoratori”. Intanto, il prossimo 22 giugno il Tar, cui i titolari del ristorante si sono nuovamente rivolti, dovrebbe pronunciarsi definitivamente sulla questione.