Fiaccolata contro discarica Oikos| “Basta con le proroghe” - Live Sicilia

Fiaccolata contro discarica Oikos| “Basta con le proroghe”

Nella tarda serata di ieri sera il ministero ha firmato il documento che dispone la proroga dei permessi.

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MISTERBIANCO – Scongiurato nuovo caos sui rifiuti. Da stamani si riapriranno le porte delle discariche. Il sistema di gestione in Sicilia fino a ieri sembrava essere ormai andato fuori controllo. E i fatti delle ultime ore ne sono stati una chiara dimostrazione. Autorizzazioni scadute e camion dei rifiuti respinti ai cancelli delle discariche che lunedì e martedì sono rimaste chiuse in diversi Comuni. Dai siti di Lentini a quelle di Motta Sant’Anastasia e di Siculiana nell’agrigentino. Ma nella tarda serata di ieri sera è arrivato il via libera da parte del ministero dell’Ambiente. L’accordo siglato ieri tra Regione e ministero consentirà agli autocompattatori di tornare a sversare rifiuti nelle discariche mettendo così al riparo la Sicilia da nuovi disordini per i prossimi mesi.

Ma in attesa che il governatore Crocetta trovasse un’intesa col Ministero sono stati i cittadini di Misterbianco e Motta a scendere nuovamente in campo per ribadire la loro totale contrarietà alla discarica di contrada Valanghe D’Inverno. Un vero fiume di persone. Con loro gli attivisti del comitato no discarica di Misterbianco e Motta unitamente ad alcuni rappresentanti delle istituzioni fra cui il sindaco misterbianchese Nino Di Guardo, che ancora una volta hanno voluto affrontare la questione di petto. Dopo la misura estrema dello sciopero della fame iniziato lunedì in segno di protesta da Di Guardo assieme a Danilo Festa, Massimo La piana e altri cittadini, ieri sera si è stato il momento della fiaccolata.

Una manifestazione (che non è certamente la prima) pacifica, ma imponente e clamorosa sia per il numero di partecipanti e sia per lo spirito di lotta e di rivoluzione che l’ha animata. Centinaia di cittadini agguerriti riunitisi con lo scopo di ribadire nuovamente il loro no al prosieguo del conferimento dei rifiuti nella discarica di proprietà della Oikos. Un primo folto corteo e partito da Misterbianco, un altro contemporaneamente da Motta Sant’Anastasia. I due si sono poi ricongiunti davanti ai cancelli della discarica. “Politica, bonifica e delocalizzazione. Misterbianco e Motta uniti nella lotta”. Questo lo slogan urlato dai manifestanti mentre percorrevano le strade delle due cittadine tenendo in mano le fiaccole accese. ”La mia casa è vicinissima alla discarica. Mi affaccio dalla finestra e la vedo. In estate l’aria è irrespirabile. Andare avanti così è impossibile. Dove abito c’è anche una scuola. Bambini e residenti vivono praticamente a stretto contatto con la discarica. E’ impensabile continuare di tenere attivo questo sito” – dichiara una cittadina di Misterbianco.

Ma proprio durante il corso della marcia arriva ai manifestanti la notizia della firma da parte del Ministero sul provvedimento. Il 6 giugno sono trascorsi i 18 mesi previsti nell’ordinanza. In buona sostanza, la Regione non avendo più facoltà di decidere autonomamente in merito al rinnovo delle proroghe ha dovuto sottoporre al vaglio del ministero la complicata questione per ottenere così il parere favorevole per il rinnovo delle autorizzazioni. Chiara a riguardo la posizione dei comitati che si oppongono al rinnovo dei permessi.

“Eravamo qui proprio per scongiurare l’ennesima proroga – spiega La Piana –Non mangiamo da due giorni proprio in segno di protesta. E’ un’attività complementare alle tante di questi giorni, come il comizio tenutosi domenica scorsa, che continueremo a portare avanti fino a quando non avremo risposte concrete sul futuro delle popolazioni di Misterbianco e Motta. Vogliamo vedere definitivamente chiusa la discarica. La Regione fino adesso ha solo continuato a mantenere in attività il sito di Valanghe d’inverno, non facendo nulla per obbligare la bonifica della struttura già chiusa di contrada Tiritì, sempre di proprietà della Oikos”. “La manifestazione di quest’oggi va al di là delle proroga che il ministero concede o meno. Per anni abbiamo accolto tonnellate di rifiuti. Adesso basta. I cittadini di Misterbianco e Motta non intendono sopportare altro. Crocetta ne prenda atto. Le attività di bonifica devono partire proprio dalla discarica di Tiritì” – ha dichiarato invece Di Guardo.

“Ma ad aggravare ulteriormente la situazione – proseguono gli esponenti dei comitati No discarica – contribuisce la pubblicazione di uno studio scientifico del dipartimento di Epidemiologia del sistema sanitario regionale del Lazio che spiega gli effetti dannosi della vicinanza di un impianto di smaltimento sulla salute pubblica. Secondo il lavoro degli esperti – solo l’ultimo di circa 30 studi analoghi – risiedere a cinque chilometri da una discarica di rifiuti solidi urbani aumenta il rischio di cancro ai polmoni e il rischio di ricovero in ospedale per malattie respiratorie”- concludono.

Intanto ieri sera sfiniti e provati dopo lo sciopero della fame durato due giorni alcuni membri del comitato no discarica sono finiti in ospedale e sottoposti a flebo.

 


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