CATANIA- Maxi inchiesta della Procura sul crack windjet, la nota compagnia aerea che ha chiuso i battenti schiaccianta da un indebitamento milionario. Sul registro degli indagati, con l’accusa di bancarotta fraudolenta, sono iscritti 14 professionisti eccellenti di Catania, a partire da Antonio Pulvirenti, il numero uno del Calcio Catania. L’inchiesta, maturata durante la gestione di Giovanni Salvi e adesso affidata al coordinamento del reggente MIchelangelo Patanè, ha visto in campo i magistrati del pool sui reati contro la criminalità economica, coordinato da Alessa Natale. A eseguire le indagini sono stati Alessandro Sorrentino e Alessandra Tasciotti, che hanno lavorato a stretto contatto con la Guardia di Finanza.
I quattordici indagati sono stati invitati a presentarsi per rendere interrogatorio sul dissesto della Wind Jet Spa, società che il 9 maggio del 2013 è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro.
L’attività investigativa eseguita dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania, in stretta collaborazione con i consulenti tecnici nominati dall’autorità giudiziaria, ha consentito di ricostruire le vicende societarie che hanno condotto all’aggravamento dello stato di dissesto della Wind Jet s.p.a. per oltre 160 milioni di euro per effetto di operazioni dolose compiute a partire dal 2005.
All’esito di accertamenti bancari, acquisizioni documentali e rogatorie internazionali svolte in Lussemburgo, Francia e Regno Unito è emerso che la Wind Jet s.p.a., già dal 2005, aveva riportato ingenti perdite che non le consentivano più di operare sul mercato in mancanza di immissione di capitali (essendo insufficienti le ricapitalizzazioni effettuate).
In base agli elementi investigativi raccolti, tali perdite sarebbero state occultate nel bilancio al 31.12.2005 con un’artificiosa operazione di valorizzazione del marchio WJ, consistita nella cessione (e retrocessione dopo pochi anni) del marchio Wind Jet in favore della Meridi s.p.a. (società di gestione di supermercati facente parte del medesimo gruppo imprenditoriale) per un importo pari a 10 milioni di euro.
Tale anomalia di bilancio è stata rilevata anche dal commissario giudiziale avv. prof. Libertini nominato dal Tribunale fallimentare nell’ambito della procedura di concordato preventivo.
Negli anni successivi le operazioni di fittizia sopravvalutazione di bilancio sono proseguite e gli organi societari si sono avvalsi del contributo di società estere che hanno predisposto perizie di stima “di comodo” del magazzino e di beni strumentali di wind jet s.p.a. rappresentando valori sovrastimati per oltre 40 milioni di euro.
Secondo quando emerso dalle indagini, le fittizie rilevazioni dell’attivo nelle poste di bilancio sarebbero state eseguite d’intesa con i componenti dell’organo sindacale – che, invece, avrebbero dovuto svolgere funzioni di controllo – e d’accordo con i responsabili della società di revisione.
La Wind jet s.p.a avrebbe dunque intrapreso la trattativa svolta con Alitalia, nella prima metà del 2012, mentre versava in una grave condizione di dissesto occultata dalle fittizie sopravvalutazioni dei dati di bilancio.
Nel corso delle indagini sono emerse anche indebite appropriazioni di somme di Wind jet s.p.a. da parte di Rantuccio Stefano e Rantuccio Stefano Biagio per importi pari a circa 270.000 euro mediante complessi trasferimenti di danaro dall’Italia al Lussemburgo e Regno Unito e successive retrocessioni verso l’Italia.
Trattandosi di reato commesso in più di uno Stato, è stata contestata l’aggravante della transnazionalità.
Allo stato, risultano destinatari di informazione di garanzia e invito per rendere interrogatorio le seguenti persone di nazionalità italiana:
1. Gianmarco Abbadessa quale componente del collegio sindacale di WIND JET S.p.a.;
2. Gianni Cominu quale Maintenence PH di WIND JET S.p.a.;
3. Giuseppe D’Amico quale Engineering Manager di WIND JET S.p.a.;
4. Luciano Di Fazio Senior Partner di EMINTAD, società di consulenza strategica advisor di WIND JET S.p.a. dal 14 gennaio 2011 con l’incarico di supportare la compagnia aerea in un piano di sviluppo;
5. Gianluca Cedro Senior Partner di EMINTAD, società di consulenza strategica advisor di WIND JET S.p.a. dal 14 gennaio 2011 con l’incarico di supportare la compagnia aerea in un piano di sviluppo;
6. Giulio Marchetti quale Associate Partner della BOMPANI AUDIT S.r.l.;
7. Sarah Patti quale componente del collegio sindacale di WIND JET S.p.a.;
8. Vincenzo Patti quale Presidente del Collegio Sindacale di WIND JET S.p.a.;
9. Antonino Pulvirenti quale Presidente del Consiglio di Amministrazione di WIND JET S.p.a, quale Amministratore Delegato e, dal 24.12.2009, Presidente del Consiglio di Amministrazione di MERIDI S.r.l. nonché quale Amministratore Unico di FINARIA S.p.a., titolare del 99,22% delle azioni di WIND JET S.p.a. e del 97,36% delle quote di MERIDI S.r.l.;
10. Biagio Rantuccio quale destinatario di somme di denaro sul proprio conto corrente;
11. Stefano Rantuccio quale Amministratore Delegato di WIND JET S.p.a.;
12. Paola Santagati quale commercialista di WIND JET S.p.a.;
13. Remo Simonetti quale Amministratore della BOMPANI AUDIT S.r.l., società di revisione contabile iscritta all’albo CONSOB, incaricata dall’Assemblea dei Soci dell’11 luglio 2006 di svolgere l’incarico del controllo contabile di WIND JET S.p.a., incarico rinnovato per il triennio 2009-2011;
14. Angelo Vitaliti, quale componente del Consiglio di Amministrazione di WIND JET S.p.a. nonché Amministratore Delegato di MERIDI S.r.l. dal 24.12.2009