Stamattina protesta allo IOM |"Chiamata" rimandata - Live Sicilia

Stamattina protesta allo IOM |”Chiamata” rimandata

La Cgil ha già diffidato lo IOM a giocare un ruolo attivo nella vicenda e ad accogliere i macchinari Myrmex al suo interno qualora azienda volesse cederli.

Caso Myrmex
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CATANIA – I lavoratori della Myrmex hanno protestato sotto il sole cocente per oltre quattro ore stamattina davanti la sede dello IOM (Istituto oncologico del Mediterraneo) di Viagrande, insieme ai rappresentanti di Cgil, Uil e CISAL di Catania. I 15 dei 69 lavoratori cassintegrati che sono stati chiamati ad operare per un solo mese, si sono presentati all’appello, ma i sindacati ne hanno impedito l’ingresso, a loro tutela. La Myrmex ha preso atto di ciò e ripeterà la chiamata mercoledì prossimo.

Intanto, sindacati e lavoratori non cambiano idea: richiamare un gruppo di ricercatori per un solo mese , al fine di lavorare a un progetto che ha ricevuto i finanziamenti PON per l’identificazione di biomarcatori e sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici nel campo dell’oncologia e della biologia vascolare, per poi riconsegnarli al loro destino, indigna e non poco chi invece si aspetterebbe speranze concrete per il rilancio del laboratorio e la conservazione dei posti di lavoro. La Cgil ha già diffidato lo IOM a giocare un ruolo attivo nella vicenda e ad accogliere i macchinari Myrmex al suo interno qualora azienda volesse cederli.

“Mercoledì torneremo qui a protestare e ad impedire che lavoratori e lavoratrici possano entrare -dichiarano il segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota, la segretaria confederale Margherita Patti e il segretario generale della Filctem Sicilia, Peppe D’Aquila- Non vogliamo che questo progetto europeo proceda qui allo IOM, semmai ritorni in Myrmex; è lì che vanno fatti esperimenti ed è lì che si deve lavorare. Se la proprietà della Myrmex intende smantellare e chiudere, di certo non potrà contare sulla nostra collaborazione. Questo importantissimo centro di ricerca, esempio di eccellenza catanese, deve essere difeso con la lotta dura.

La Cgil e la Filctem sono pronti a continuare questo presidio ad oltranza, non certo contro lo IOM (al quale però chiediamo di capire le nostre ragioni e dal quale ci aspettiamo che non collabori) o i lavoratori, ma contro la politica sbagliata dell’avvocato Calvi che ha tradito la sua missione da imprenditore. In particolare all’amministratore delegato di Myrmex diciamo di ripassare la Costituzione, visto che fare sindacato e difendere il lavoro in Italia è ancora del tutto legale”

 


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