CATANIA – Intanto la mattinata del neo sindaco Antonio Fallica è iniziata con due gesti più che simbolici. In primo luogo, una preghiera al Santuario dell’Annunziata e la deposizione, poi, di un mazzo di fiori sulla tomba del padre Carmelo, scomparso nel 2007 e per dieci anni sindaco di Pedara. Erano, gli anni ’80, quando il primo cittadino veniva eletto da Consiglio comunale. E mentre a Catania, il sindaco superava raramente i tre anni di mandato, da democristiano di obbedienza draghiana, riuscì per lungo tempo a mettere d’accordo tutti. Fallica senior esce di scena con l’avvento della Seconda Repubblica, la formazione idealista e moderata che lo contraddistingue mal si adatta al bipolarismo. Tuttavia, continua a servire il paese pubblicando interventi sul periodico comunale Pedara Notizie. Per molti aspetti, la sua figura ricorda quella del figlio Antonio, soprattutto fisicamente: entrambi alti e come si dice nell’hinterland ‘mpustati. Il motto era ripreso dalle indicazioni di don Giovanni Bosco: “Bravi cristiani, onesti cittadini, grandi lavoratori”.