Torronai in rivolta in piazza |Comitato legalità soddisfatto - Live Sicilia

Torronai in rivolta in piazza |Comitato legalità soddisfatto

Molte le novità presentate stamattina. Tra queste, oltre l’obbligo per le candelore di comunicare in tempo reale i propri spostamenti in Questura e la tracciabilità delle donazioni, anche il divieto di allestire stand in piazza Università. VIDEO IL MANIFESTO DELLE FESTIVITA'

CATANIA – “La tradizione è qui, in piazza Università”. Si appellano al folclore culinario gli artigiani del torrone che da quest’anno non potranno più montare i loro stand davanti il palazzo del rettorato. E scatta immediata la mobilitazione proprio nella stessa piazza che a detta loro gli sarebbe stata sottratta con un provvedimento amministrativo “iniquo”. Insomma, non ci stanno proprio a ripiegare nelle vie collaterali, assecondando i moniti in favore dell’ordine e della sicurezza.“Da cinquant’anni lavoriamo qui – riferisce un operatore – e un bel giorno ci dicono che non ci possiamo piazzare nemmeno per i soli tre giorni della festa. Altri anni si stava qui almeno per dodici giorni consecutivi ed è stato così per intere generazioni”.

La conferenza di oggi del Comitato per la Legalità.

Una scelta tutt’altro che metabolizzata, dunque. E forse neanche capita fino in fondo.“Non sappiamo perché il sindaco si sia impuntato”, si chiedono. La risposta arriva, però, dall’aula A5 dell’ex monastero dei benedettini. Dove, in contemporanea, il Comitato per la legalità nella festa di sant’Agata ha reso note le iniziative che Bianco ha in cantiere in funzione della tre giorni dedicata alla martire catanese. Al punto cinque c’è proprio “il divieto per torronari e altri venditori” di poter allestire alcunché sia in piazza Università che in piazza Stesicoro (lato anfiteatro). È soddisfatto il portavoce Renato Camarda, che rivela: “Le comunicazioni del sindaco rispondo ad alcune delle nostre richieste”. Fra queste anche la destinazione a “isola della legalità” di piazza Cavour e piazza Palestro.

Ma c’è dell’altro. Tra le novità, anche l’obbligo per le candelore di comunicare in tempo reale i propri spostamenti in Questura. E non solo, le stesse saranno tenute a non distanziarsi eccessivamente dal Fercolo durante le processioni. Questo per quanto riguarda l’ordine. Sul versante della legalità, e sempre su proposta del Comitato, fanno sapere che il Comune dovrà assicurarsi che le donazioni ai cerei debbano essere tracciate da ricevute. Sul versante della devozione, Camarda fa sapere inoltre che è nelle corde dell’Amministrazione proibire anche quest’anno l’accensione dei ceroni.

Sant’Agata è anche cambio alla guida del Fercolo. “Salutiamo con favore la nomina congiunta del nuovo Maestro, un passo positivo in favore della legalità e verso quel processo di coordinamento tra le autorità”, insiste Camarda. Di avviso differente è il consigliere di Forza Italia, Riccardo Pellegrino: “La nomina del Capovara è stata decisa con autorità dai due poteri forti che gestiscono l’evento, l’Arcivescovo e il Sindaco”. Un attacco dei più duri che vale come una lancia spezzata, e molto probabilmente non richiesta, in favore del maestro uscente: “I poteri forti – aggiunge – hanno ‘fatto fuori’ il capo vara Claudio Baturi a cui vanno i ringraziamenti di i devoti per aver condotto in maniera egregia la festa, tenendo lontana la presenza dell’illegalità”.

La presentazione dei risultati del collaudo del Fercolo

Intanto, stamani in cattedrale, l’entrante Claudio Consoli ha presentato alla stampa i risultati del collaudo del Fercolo effettuati dalla Direzione ecologia del Comune. Un lavoro non facile, iniziato giorno 12 gennaio e concluso il 29. “Rispondendo ogni singolo elemento ai valori originari, lo si ritiene integro e perfettamente sicuro” si legge nel verbale finale. Facendo i migliori auguri al nuovo Maestro, monsignor Barbaro Scionti, vicario per la festa, ha ribadito il grande valore spirituale e civile della ricorrenza agatina: “La nostra patrona ci unisce e riunisce nella gioia”. Insomma, mancano soltanto gli ultimi dettagli in vista della messa dell’Aurora che darà il via ai festeggiamenti. Anche questa’anno verrà montato il maxi schermo affinché i devoti possano vedere in diretta le operazioni nel sacello. Tutto pronto, invece, per il 3 febbraio, giorno dedicato all’offerta della Cera e alla ormai tradizionale uscita da Palazzo degli Elefanti della carrozza del Senato.

 


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