GRAMMICHELE – Sembrano ormai lontani i tempi in cui i giorni di vacanza, un po’ come gli amici fedeli, si contavano sulle dita di una mano. C’erano una volta la festa di Ognissanti, Natale, Pasqua e il primo maggio. Poi arrivarono i famigerati ponti, trasformati presto in weekend fuori porta e giorni di relax. Ogni anno l’esercito delle “nuove” festività colora di rosso i nostri calendari. Già perché se la società cambia, cambia pure l’universo della scuola mettendo in difficoltà insegnanti e dirigenti scolastici alle prese con una collettività sempre più avvezza ai festeggiamenti e alle assenze “facili”.
E che succede se San Valentino cade di venerdì? Succede che una scuola può anche optare, legittimamente, per un giorno di vacanza. È il caso del liceo artistico regionale “Raffaele Libertini”, uno degli istituti storici di Grammichele, frequentato da oltre 200 unità provenienti dalla cittadina esagonale e da paesi limitrofi quali Vizzini e Licodia Eubea. Per l’esattezza 211 studenti da gestire e coordinare. E la notizia se da un lato ha ottenuto il consenso all’unisono dei ragazzi, dall’altro ha lasciato titubanti alcuni genitori. “Quando ho saputo da mia figlia – racconta la mamma di una studentessa dell’istituto – che il 14 febbraio non sarebbe dovuta andare a scuola, con tutta onestà, sono rimasta un po’ perplessa. Istituzionalizzare una data che alla fine si conferma una ricorrenza commerciale priva di fondamenta storiche è una scelta che personalmente non condivido ma che rispetto nel momento in cui a deliberarla è stato un consiglio composto da docenti e preside”.
E su Facebook la notizia ha fatto presto a propagarsi mettendo a confronto vecchie e nuove generazioni, ognuno con le proprie idee, ognuno con i propri punti di vista. “Come ben sapete – si legge tra i commenti – ogni scuola ha un tot di giorni a disposizione e in più noi siamo entrati una settimana prima di tutte le altre, quindi, non vedo cosa ci sia di male!” “Anch’io – scrive Mattia – faccio parte del liceo artistico di Grammichele e rimango dell’opinione che ognuno nel proprio istituto è libero di operare le proprie scelte se approvate dal Consiglio”. E tra l’incudine e il martello giunge la dichiarazione di Salvatore Inzirillo, dirigente scolastico del Libertini.
“Ogni istituto – spiega a Live Sicilia Catania il preside del liceo artistico – ha diritto a 4 giorni di vacanza da poter distribuire durante l’arco dell’anno e io, in sinergia con il corpo docenti, durante il consiglio d’istituto riunitosi prima dell’inizio delle attività didattiche abbiamo deliberato tra le date prescelte quella del 14 febbraio, consapevoli del fatto che da 4 anni a questa parte la storia si ripete. La maggior parte degli alunni, cioè, si assenta in occasione di San Valentino. Considero, dunque, la nostra scelta responsabile e legittimata dal fatto che gran parte sente questa ricorrenza a tal punto da decidere di rinunciare al regolare svolgimento delle lezioni. Purtroppo il mondo della scuola è cambiato tanto negli ultimi tempi, lo dico con un po’ di rammarico e tenendo presente dell’esperienza maturata in 40 anni di servizio. Dirigere e coordinare una scuola è sempre stato un compito arduo e colmo di responsabilità ma, oggi, più che mai l’istituzione sente il peso di una crisi di valori, familiari e in senso lato sociali, che non è facile da gestire”.
In questo guazzabuglio di pensieri una domanda, però, nasce spontanea: i single come trascorreranno il giorno di vacanza?