Amianto, D’asero: “Biancavilla| nel piano per le aree a rischio” - Live Sicilia

Amianto, D’asero: “Biancavilla| nel piano per le aree a rischio”

Il capogruppo del PdL all’Ars, Nino D’Asero, rende noto che il Comune di Biancavilla è stato inserito nel piano straordinario regionale per le aree a rischio ambientale e che sono stati stanziati dall’assessorato alla Salute tre milioni di euro del fondo sanitario nazionale.

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BIANCAVILLA – “Il comune di Biancavilla inserito per l’emergenza amianto nel piano straordinario regionale per le aree a rischio ambientale e stanziati dall’assessorato alla salute tre milioni di euro del fondo sanitario nazionale”. A renderlo noto è il capogruppo del PdL all’Ars Nino D’Asero, originario proprio del paese etneo, che da anni si batte per mettere in risalto la questione legata alla salubrità del territorio. “Un passo importante questo – afferma il parlamentare – che servirà a sviluppare un adeguato progetto per continuare a monitorare la problematica e che lascia ben sperare nell’inserimento definitivo del comune tra aree ad elevato rischio ambientale della Sicilia, come Priolo, Gela e Milazzo. Un iter quest’ultimo – spiega – avviato da tempo, ma che ha subito un rallentamento a causa del trasferimento ad altro incarico del responsabile dell’Ufficio Speciale aree a rischio dell’assessorato al territorio e ambiente Antonino Cuspilici. L’inserimento di Biancavilla nel progetto, grazie all’intervento dell’assessore Lucia Borsellino, del Direttore generale Salvatore Sammartano e del dirigente Ignazio Tozzo, riaccende adesso le speranze – sottolinea soddisfatto D’Asero, che per primo si è battuto per l’istituzione dell’Osservatorio, di cui fanno parte l’Assessorato regionale alla Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche che da mesi ormai svolge indagini specifiche a tutela della salute pubblica sulla presenza nell’aria del pericoloso minerale, la fluoroedenite, causa di tumori e di mortalità. Il prossimo passo – spiega D’Asero – dovrà essere adesso l’elaborazione di un piano coordinato di messa in sicurezza e di risanamento che dovrà essere predisposto entro il 2015”.


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